Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Padova, Mattarella onora la capitale del volontaria­to Il grazie degli industrial­i «Riporti i giovani al centro»

- Alessandro Macciò

PADOVA Una visita speciale per suggellare un riconoscim­ento inedito, e per curare le ferite di un Paese lacerato da molteplici tensioni sociali e politiche. La Capitale Europea del Volontaria­to 2020 abbraccia Sergio Mattarella: Padova, prima città italiana a potersi fregiare di questo titolo, accoglierà il capo dello Stato per la cerimonia inaugurale «Ricuciamo insieme l’Italia » , in programma domattina nel padiglione 8 della Fiera a partire dalle 9.

Il presidente della Repubblica raggiunger­à il polo fieristico di via Tommaseo attorno alle 11 e taglierà il nastro della rassegna curata dal Centro Servizio Volontaria­to di Padova davanti a una platea di quattromil­a persone, nell’ambito di un evento concepito per ripercorre­re la storia dell’impegno civile in Italia e presentare le sfide del 2020. Per il resto la mattinata sarà divisa in due momenti, scanditi da un crescendo di racconti, immagini e musica: da una parte il ricordo delle figure più rappresent­ative della solidariet­à italiana come don Giovanni Nervo, Tom Benetollo, Luciano Tovazza, Antonio Papisca, Maria Elettra Martini e Laura Conti, dall’altra le storie di «ordinario volontaria­to» affidate ad artisti e personalit­à come gli attori Andrea Pennacchi e Tiziana Di Masi, l’ex magistrato Gherardo Colombo, l’economista Enrico Giovannini, il cantautore Luca Bassanese e il cantante Lorenzo Baglioni.

Mattarella ha sempre dedicato grande attenzione al mondo del volontaria­to e ha toccato il tema anche nell’ultimo discorso di Capodanno, ricordando che «l’Italia vera è una sola: quella dell’altruismo e del dovere».

Maria Cristina Piovesana e Massimo Finco, vertici di Assindustr­ia Venetocent­ro, ieri hanno voluto ringraziar­e Mattarella per la sua presenza in città citando il suo richiamo a un’Italia «spesso silenziosa, che non ha mai smesso di darsi da fare». La nota congiunta di Piovesana e Finco ricorda anche che «i giovani sono la nostra speranza per il futuro delle comunità locali e dell’Italia, in una stagione di veloci e impetuosi cambiament­i. La poca occupazion­e giovanile è il nostro valore sprecato. L’esodo di migliaia di giovani dall’Italia e anche dal Veneto, quando è costretto, è un grave danno che impoverisc­e il tessuto sociale ed economico e a cui va posto rimedio». L’auspicio di Piovesana e Finco è che la perservera­nza di Mattarella riesca a riportare «queste priorità al centro di una agenda politica distratta o generica su questi temi, rivolta più alla pancia che all’intelligen­za dei cittadini, più al consenso immediato che a una visione di lungo termine per il Paese».

Per il capo dello Stato, quella di domattina in Fiera sarà la terza visita a Padova dall’inizio del suo mandato: la prima nel 2016 al teatro Geox per l ’ a s semblea annua le di Cuamm-Medici con l’Africa, la seconda nel 2018 a Palazzo Bo per inaugurare il 796esimo anno accademico dell’Università di Padova.

Oltre a essere la prima Capitale italiana del Volontaria­to fino al prossimo dicembre, Padova ambisce anche a diventare la prima città italiana con due siti patrimonio dell’umanità, come dimostra la candidatur­a presentata all’Unesco per gli affreschi di Giotto e i cicli pittorici del Trecento: non a caso, al termine della cerimonia in Fiera, Mattarella potrebbe tratteners­i in città qualche ora in più per visitare alcuni luoghi inseriti nel percorso «Padova Urbs Picta» come la Cappella degli Scrovegni, il Palazzo della Ragione e la Basilica di Sant’Antonio, ma questa parte del programma è coperta dal massimo riserbo.

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Presidente Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, domani mattina sarà in Fiera a Padova

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