Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Padova, Mattarella onora la capitale del volontariato Il grazie degli industriali «Riporti i giovani al centro»
PADOVA Una visita speciale per suggellare un riconoscimento inedito, e per curare le ferite di un Paese lacerato da molteplici tensioni sociali e politiche. La Capitale Europea del Volontariato 2020 abbraccia Sergio Mattarella: Padova, prima città italiana a potersi fregiare di questo titolo, accoglierà il capo dello Stato per la cerimonia inaugurale «Ricuciamo insieme l’Italia » , in programma domattina nel padiglione 8 della Fiera a partire dalle 9.
Il presidente della Repubblica raggiungerà il polo fieristico di via Tommaseo attorno alle 11 e taglierà il nastro della rassegna curata dal Centro Servizio Volontariato di Padova davanti a una platea di quattromila persone, nell’ambito di un evento concepito per ripercorrere la storia dell’impegno civile in Italia e presentare le sfide del 2020. Per il resto la mattinata sarà divisa in due momenti, scanditi da un crescendo di racconti, immagini e musica: da una parte il ricordo delle figure più rappresentative della solidarietà italiana come don Giovanni Nervo, Tom Benetollo, Luciano Tovazza, Antonio Papisca, Maria Elettra Martini e Laura Conti, dall’altra le storie di «ordinario volontariato» affidate ad artisti e personalità come gli attori Andrea Pennacchi e Tiziana Di Masi, l’ex magistrato Gherardo Colombo, l’economista Enrico Giovannini, il cantautore Luca Bassanese e il cantante Lorenzo Baglioni.
Mattarella ha sempre dedicato grande attenzione al mondo del volontariato e ha toccato il tema anche nell’ultimo discorso di Capodanno, ricordando che «l’Italia vera è una sola: quella dell’altruismo e del dovere».
Maria Cristina Piovesana e Massimo Finco, vertici di Assindustria Venetocentro, ieri hanno voluto ringraziare Mattarella per la sua presenza in città citando il suo richiamo a un’Italia «spesso silenziosa, che non ha mai smesso di darsi da fare». La nota congiunta di Piovesana e Finco ricorda anche che «i giovani sono la nostra speranza per il futuro delle comunità locali e dell’Italia, in una stagione di veloci e impetuosi cambiamenti. La poca occupazione giovanile è il nostro valore sprecato. L’esodo di migliaia di giovani dall’Italia e anche dal Veneto, quando è costretto, è un grave danno che impoverisce il tessuto sociale ed economico e a cui va posto rimedio». L’auspicio di Piovesana e Finco è che la perserveranza di Mattarella riesca a riportare «queste priorità al centro di una agenda politica distratta o generica su questi temi, rivolta più alla pancia che all’intelligenza dei cittadini, più al consenso immediato che a una visione di lungo termine per il Paese».
Per il capo dello Stato, quella di domattina in Fiera sarà la terza visita a Padova dall’inizio del suo mandato: la prima nel 2016 al teatro Geox per l ’ a s semblea annua le di Cuamm-Medici con l’Africa, la seconda nel 2018 a Palazzo Bo per inaugurare il 796esimo anno accademico dell’Università di Padova.
Oltre a essere la prima Capitale italiana del Volontariato fino al prossimo dicembre, Padova ambisce anche a diventare la prima città italiana con due siti patrimonio dell’umanità, come dimostra la candidatura presentata all’Unesco per gli affreschi di Giotto e i cicli pittorici del Trecento: non a caso, al termine della cerimonia in Fiera, Mattarella potrebbe trattenersi in città qualche ora in più per visitare alcuni luoghi inseriti nel percorso «Padova Urbs Picta» come la Cappella degli Scrovegni, il Palazzo della Ragione e la Basilica di Sant’Antonio, ma questa parte del programma è coperta dal massimo riserbo.