Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il molo di pietra e l’antica piroga Jesolo, il porto prima di Venezia
I tesori dello scavo di Equilo. Il Comune: nuovo museo
JESOLO Un molo di pietra, alcune bricole e una piroga in legno. Dal sottosuolo di Jesolo riemergono le tracce del suo antico passato. Segni di un insediamento medievale che ora l’amministrazione comunale intende conservare ed esporre in un nuovo museo. Sauro Gelichi dell’università Ca’ Foscari ha illustrato ieri i risultati della campagna di scavo condotta nel corso del 2019 in località «Le Mure» dal team di ricercatori dell’ateno. E’ stato riportato alla luce a ridosso del Canale di San Mauro un antico molo, dei pali d’attracco e soprattutto un’imbarcazione scavata in un unico tronco di quercia, tecnicamente definita «monossile». «I risultati scientifici conseguiti hanno rivelato un sito del piu alto interesse storico ed archeologico — spiega il docente —. Il passato di Equilo sta facendo emergere una storia ricca di implicazioni politiche, sociali, culturali, funzionale a comprendere meglio le vicende di tutta l’area lagunare veneziana e delle zone contermini».
I reperti confermerebbero che Equilio fosse un rilevante approdo sulla tratta endo-lagunare. Qui dove un tempo sfociava l’antica Piave, a ridosso di un piccolo arcipelago di isolotti, sarebbe sorto un porto e poi un centro abitato.
L’importanza sarebbe inoltre testimoniata dal rinvenimento all’interno della «mansio» tarda antica riportata alla luce nel 2018 di numerosi frammenti di marmi pregiati. «Si tratta di un punto di stazionamento pubblico, il primo albergo di Jesolo – riprende Gelichi —. Queste tracce di materiali lussuosi ci fanno pensare che possano aver soggiornato qui anche alti funzionari dell’impero romano». L’importanza crescente dei traffici su Venezia avrebbe poi spinto i commercianti più ricchi a trasferirsi lì ed Equilio iniziò il suo declino. Il gruppo di archeologi proseguirà le ricerche intorno al molo e al punto d’attracco, con la speranza di portare alla luce nuovi reperti, nel frattempo il Comune si prepara a mettere in mostra queste scoperte. «Abbiamo dato incarico ai nostri uffici di valutare gli interventi di ammodernamento di un fabbricato dismesso per trasformarlo in un museo dedicato alle Antiche Mure», annuncia il sindaco Valerio Zoggia. L’edificio si trova a poche centinaia di metri dal sito archeologico. «L’impegno di sostenere le ricerche ci sta permettendo di ottenere risultati di grande rilievo che aumentano il prestigio della nostra citta», aggiunge l’assessore Otello Bergamo.