Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Troppe risse, supermarket senza alcol
Via Carducci, il sindaco vieta la vendita. Controlli dei vigili , i residenti dal questore
MESTRE Persone ubriache, molestie, risse, degrado. Ca’ Farsetti dice basta, proprio nei giorni in cui gli abitanti e i negozianti della zona compresa tra le vie Verdi, Mazzini, Carducci e Felisati creano un Comitato e chiedono un intervento del Comune per normalizzare la situazione. Martedì il sindaco ha firmato l’ordinanza con cui introduce il divieto di vendita di bevande alcoliche dalle 16.15 di ogni giorno fino alle 7 del mattino al supermercato In’s.
Il Gruppo Alpinismo Moderno di Spinea si prepara a traslocare. A fine anno scadrà la convenzione quinquennale con la quale l’associazione che riunisce gli appassionati di arrampicata gestisce la palestra di via Veronese, di proprietà del Comune. E, al momento, la storia iniziata nel 1991 sembra destinata a interrompersi bruscamente. La nuova giunta infatti ha inviato il preavviso di mancato rinnovo all’associazione, che rischia di dover fare le valigie il 31 dicembre. Una notizia che ha messo in allarme gli oltre 350 soci, tra cui molti giovani, i circa 150 frequentatori esterni nonché il senatore del Pd Andrea Ferrazzi che ieri ha lanciato un appello. «Si faccia un tavolo che coinvolga anche la Città metropolitana per trovare una soluzione — dice —. Se chiude questa realtà gestita dall’associazione più grande di tutta l’area metropolitana, centinaia di ragazzi si troveranno di colpo a non sapere dove andare visto che strutture pubbliche non ce ne sono e che quelle private sono in provincia di Treviso e Verona. L’arrampicata ha un grande valore sociale e sportivo, tanto che da quest’anno entra a far parte delle discipline olimpiche». Alla ricerca della soluzione si sono già messi sia la Città metropolitana che la stessa amministrazione di Spinea. «C’è già stato un incontro ufficiale con i responsabili dell’associazione e abbiamo effettuato dei sopralluoghi tecnici, tuttavia non ci sono strutture di nostra proprietà adatte a ospitare questa attività — spiega il consigliere della Città metropolitana Saverio Centenaro —. La ricerca comunque prosegue e non esclude soluzioni private». Ad ogni modo l’ultima parola non è ancora scritta e tutto potrebbe rimanere così com’è. A una condizione: dal Comune di Spinea fanno sapere che il rinnovo della concessione è vincolato, come da contratto, alla presentazione di un progetto che preveda l’uso non esclusivo della struttura. In particolare la palestra deve poter essere disponibile per il «gioco con la palla». Tuttavia, sottolinea l’amministrazione, da parte del Gruppo Alpinismo Moderno non sarebbe giunta nessuna proposta. Per farlo c’è tempo fino al 31 dicembre. Se ci sarà l’adeguamento gli scalatori potranno continuare a raggiungere la vetta in via Veronese.