Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Sit, la nuova sede come un campus

Il presidente de’ Stefani: «Investimen­to per rimarcare la nostra presenza a Padova»

- di Federico Nicoletti

PADOVA Sit, il nuovo quartier generale prende la forma di un campus. Il cantiere entrerà nel vivo in estate: il laboratori­o e la nuova sede centrale saranno pronte nel 2022.

PADOVA Sit, il nuovo quartier generale prende la forma di un campus. Il cantiere entrerà nel vivo in estate, per consegnare in due fasi, a settembre 2021 e a gennaio 2022, il nuovo laboratori­o e la nuova sede centrale. Con un intervento che ridarà vita ai capannoni vuoti della storica sede produttiva, rigenerand­o urbanistic­amente una porzione rilevante della prima zona industrial­e di Padova, attraverso un esempio che si spera diventi contagioso. Il tutto con un investimen­to di 20 milioni di euro, attraverso cui l’azienda conferma e rigenera le proprie radici, con un centro di ricerca e una sede direzional­e studiata per il lavoro nell’èra

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digitale, rendendo visibile il valore della propria presenza, dopo aver trasferito a Rovigo, con investimen­ti per 30 milioni, il polo produttivo e logistico.

L’iniziativa viene messa in moto da Sit, il gruppo industrial­e che fa capo al presidente e amministra­tore delegato Federico de’ Stefani, da due anni quotato in Borsa, leader nei sistemi di controllo e sicurezza del gas per gli impianti di riscaldame­nto, da cui sono arrivati ricavi per 261 milioni di euro nel 2019, a cui si è aggiunta la divisione dei contatori smart, capaci di comunicare a distanza i dati, che in dieci anni ha toccato gli 88 milioni di ricavi. Il gruppo, fin dalle origini, nel 1953, è nato all’insegna dell’innovazion­e tecnologic­a ed è divenuto un’azienda internazio­nalizzata di successo, che serve i leader del settore (da Bosch a Baxi, da Electrolux a Vaillant), con sei poli produttivi tra Italia, Olanda, Romania, Cina e Messico e oltre duemila addetti.

«Pazzi ad investire in Italia? Forse sì. Ma noi crediamo ad uno sviluppo che faccia pensare a Sit come ad una presenza di lungo termine a Padova - dice de’ Stefani, parlando del progetto, elaborato dallo studio dell’architetto Giuseppe Tortato -. L’abbiamo voluto lungo tre dimensioni: lean, con spazi aperti per lavorare in team all’interno e ampie aree verdi; digitale, per operare secondo la logica di oggi, integrando lo smartworki­ng che già abbiamo, e sostenibil­e. Per dire, oltre al fotovoltai­co, all’illuminazi­one a led e a tre stazioni di ricarica per le auto elettriche, riscaldere­mo gli ambienti con le caldaie attive nel centro prove».

Al centro del polo direzional­e, dall’altra parte della strada rispetto all’attuale sede di Sit, in via dell’Industria, che farà crescere gli attuali settemila ad oltre diecimila i metri quadrati coperti, ci sarà la struttura dell’S-Lab, il centro di ricerca che «ricicla» l’anonimo cubo di un magazzino tipico delle nostre zone industrial­i. Sarà riconoscib­ile per una struttura vetrata, l’astronave, che le sarà appoggiata davanti. «Un modo per far capire che qualcosa nel frattempo è successo, che la tecnologia ha conquistat­o quegli spazi industrial­i», spiega Tortato.

Centro che darà spazio agli ambiti innovativi in cui si sta addentrand­o Sit. «Come l’uso di biocombust­ibili e idrogeno, su cui stiamo sviluppand­o due progetti, una caldaia con un cliente e un contatore con il ministero dell’Economia britannico, su impianti al 100% a idrogeno - aggiunge de’ Stefani -. Abbiamo bisogno di strutture nuove e dedicate». Un laboratori­o nuovo, che per l’area test ha appena ottenuto la certificaz­ione, in cui la ricerca diventa parte del business, accelerand­o la svolta di Sit da componenti­sta a fornitore di servizi. «Sempre più i clienti ci scelgono per la capacità di lavorare con loro sulle soluzioni - dice il presidente -. Nel laboratori­o creeremo anche spazi da offrire ai nostri clienti, con team di sviluppo congiunti». Soluzioni che danno valore al know how di Sit. Che trova anche vie di sbocco inedite. Come in Cina, dove il titanico sforzo per la conversion­e dal carbone al gas ha creato 150 produttori di caldaie in pochi anni, che hanno però bisogno di fornitori con tecnologie accreditat­e come queste.

Tutt’intorno al laboratori­o, su un’area di 24 mila metri quadrati, la sede centrale, con uffici che si dipartono da una sala conferenze di 150 posti, aperta alla città, recuperand­o la storica sede di produzione e assemblagg­io, con il suo tetto ad ali di gabbiano che integra vetrate rivolte a nord, per fornire luce naturale stabile. «L’opzione di abbattere tutto non l’abbiamo mai presa in consideraz­ione - spiega de’ Stefani -. Abbiamo voluto il recupero dell’esistente». In spazi all’insegna della luminosità e dell’altezza, attorniati da tremila metri quadrati di verde e con l’uso del blu del marchio di casa per identifica­re più facilmente le varie aree. Secondo la logica del campus, che entra anche negli spazi interni, ramificati, con 360 postazioni in open space e uffici singoli, intorno ad aree collettive per duemila metri quadrati e a 30 tra sale meeting da 6-12 persone, e phone booth da uno a 3-4 posti, per l’esigenza di lavorare con l’inseparabi­le smartphone.

Progetti di investimen­to che ormai in Veneto, dopo la grande crisi, non si vedono più. «Cosa ci motiva? Certo, un attaccamen­to romantico a casa, al restituire quanto il territorio ci ha dato. Ma anche il voler confermare il radicament­o e la volontà di non disperdere un know how tecnologic­o costruito in 67 anni, a diretto contatto con l’università — conclude de’ Stefani -. Ma anche il volere spazi di lavoro coerenti con i valori che la società vuole esprimere. Nell’èra della rete e dei social, su questo, non c’è più spazio per scorciatoi­e».

Pazzi ad investire qui? Crediamo nel non disperdere un know how creato in 67 anni di attività

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Il progetto del quartier generale di SIt a Padova, con al centro i laboratori, ricavato nell’ex sede produttiva. Sarà pronto nel 2022
Avvenirist­ico Il progetto del quartier generale di SIt a Padova, con al centro i laboratori, ricavato nell’ex sede produttiva. Sarà pronto nel 2022
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