Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Tutti in piedi, non vede lo show Disabile fa causa all’Arena
VERONA La sera del 2 settembre 2019 all’Arena di Verona, si sono esibiti gli «Evanescence», una band di «gothic rock». Ma per Sofia quello è stato un concerto da dimenticare. Lei, che ha 30 anni, fa la modella ed è campionessa di sci, a 5 mesi ha subìto una lesione midollare e da allora le sue gambe sono diventate la sua carrozzina. Quella sera, l’esibizione degli «Evanescence» non è riuscita praticamente a vederla. Il motivo? Che lei, volente o nolente, seduta ci deve stare. Ma chi le era attorno ha - come succede nei concerti rock - passato il tempo in piedi, a ballare, impedendole di vedere il palco nonostante Sofia occupasse uno dei 35 posti che nell’anfiteatro sono riservati ai disabili. La trentenne prima si è arrabbiata e poi, quella rabbia, ha deciso in incanalarla in una battaglia. Ha scritto a «InVisibili», blog sulla disabilità del Corriere e si è rivolta all’associazione Luca Coscioni e all’avvocato Alessandro Gerardi. Il risultato è stato un ricorso al tribunale di Verona per «condotta discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità». E giovedì prossimo a risponderne davanti al giudice ci saranno Arena srl e Vivo Concerti, agenzia che ha organizzato la kermesse degli Evanescence. Sofia spiega che la sua è «una battaglia di giustizia sociale, contro le discriminazioni e non contro l’Arena o Verona che è la mia città e che amo».