Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Coppa, la Reyer ci prova

Final Eight Stasera il quarto con la Virtus. De Raffaele: «Noi sfavoriti e la nostra storia ci imporrebbe di tacere. Ma l’obiettivo è vincere». Tonut c’è, Stone e Vidmar non al meglio

- Serena Spinazzi Lucchesi

«Partiamo da sfavoriti. E abbiamo una storia alle spalle che ci imporrebbe di tacere. Ma siamo qui, con la soddisfazi­one di partecipar­e per l’ottava volta a questa competizio­ne. E vogliamo giocarcela fino in fondo».

Umana Reyer in campo questa sera (ore 20.45) alla Vitrifrigo Arena di Pesaro per le Final Eight di Coppa Italia. Un torneo che nelle sette partecipaz­ioni precedenti ha sempre respinto gli orogranata al primo turno, anche quando il pronostico appariva più che favorevole. Stavolta non è così. Intanto perché la Reyer è approdata a queste Final Eight per il rotto della cuffia, da ottava solo grazie ai risultati altrui. E poi perché di fronte avrà la Virtus Segafredo Bologna, dominatric­e del campionato, uscita vittoriosa dal Taliercio solo un paio di settimane fa. Ma è proprio sugli inaspettat­i rovesciame­nti delle passate edizioni ( vedi i trionfi di Cremona e Torino negli ultimi due anni) che questa volta può affidarsi la squadra di Walter De Raffaele. «Troviamo la squadra che, per merito, è la favorita, vista la posizione che occupa in campionato. E forse è una delle poche volte che partiamo sfavoriti. La qualità di Bologna si è già vista quando è venuta qui, non parlo solo dei due fuoriclass­e Teodosic e Markovic. Dovremo cercare di limitare loro, certo. Ma questo non sarà sufficient­e. Inoltre ora hanno un giocatore in più da mettere in rotazione, che noi ben conosciamo, vale a dire Marble».

Insomma, sembra proprio un confronto tutto in salita, per una serie di motivi più che concreti. «Noi – prosegue il tecnico reyerino – dovremo cercare di fare una partita speciale, di altissimo livello, mettendoci attenzione. Dovremo in particolar­e migliorare la presenza a rimbalzo, perché nell’ultima partita ci fu un divario importante. Noi dobbiamo avere solo motivazion­i, perché giochiamo contro i migliori e perché ci si gioca un trofeo». Ieri la squadra è partita per le Marche al completo, anche se sono parecchi i giocatori in dubbio. Udanoh ha nelle gambe un solo allenament­o, Tonut andrà in panchina ma non è detto che sarà utilizzabi­le. Stone e Vidmar non sono al meglio, Cerella è partito pur avendo la febbre. Infine c’è il capitolo Goudelock: il giocatore sta entrando piano piano in condizione e di sicuro avrebbe bisogno di giocare, ma è difficile che De Raffaele lasci fuori uno degli esterni «consolidat­i» per puntare sulla novità. Potrebbe essere invece un’arma in più nel caso il cammino della Reyer dovesse proseguire dopo il quarto di finale con la Virtus.

Se questa eventualit­à dovesse avverarsi, gli orogranata troverebbe­ro in semifinale (sabato) la squadra vincente del confronto tra Milano e Cremona. Dall’altra parte del tabellone, invece, venerdì sono in programma le sfide Sassari-Brindisi alle ore 18 e BresciaFor­tidudo alle 20,45. «Noi siamo contenti di esserci. Credo – osserva De Raffaele – che sia importante anche per il club avere una continuità di presenza nelle primissime posizioni. Significa che stiamo lavorando bene. Ovviamente tutta l’attenzione, in queste competizio­ni, è sulla prima partita. Ma noi ci presentiam­o con il desiderio di vincerla, questa Coppa». A cornice dell’evento, si terranno le finali della Next Gen Cup, dedicata alle migliori squadre under 18 maschili e femminili. E la Reyer partecipa alle due finali.

Questa sera, invece, sarà in campo la prima squadra femminile, impegnata in campionato nel derby (palla a due ore 20,30) contro il Fila San Martino di Lupari.

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