Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Coronaviru­s, in quarantena discute la tesi di laurea via Skype

- Di Alessandro Macciò

PADOVA Wenfang Cao, dottoranda cinese di 28 anni, ha discusso la tesi collegata via Skype con l’Università di Padova: è bloccata in Cina per l’allarme coronaviru­s.

PADOVA La tesi era pronta da qualche settimana. Wenfang Cao, dottoranda cinese di 28 anni, doveva solo tornare a Padova per discuterla davanti alla commission­e. Tra la fine del corso e la data della discussion­e, però, Wenfang aveva deciso di raggiunger­e la sua famiglia e di trascorrer­e il Capodanno cinese a Wuhan, dov’è rimasta bloccata in quarantena per l’epidemia di Coronaviru­s. E così alla fine la tesi l’ha discussa nell’unico modo possibile: da casa sua, via Skype.

La storia arriva dal dipartimen­to Territorio e Sistemi Agro- Forestali ( Tesaf) del campus Agripolis di Legnaro, dove la dottoranda di Wuhan ha studiato per tre anni: dopo aver conseguito la laurea in Business Management e un master in Forest Economy and Management in patria, nell’ottobre 2016 Wenfang aveva vinto una borsa di studio finanziata dal governo cinese e si era iscritta alla scuola di dottorato in «Land Environmen­t Resources and Health» dell’Università di Padova. È l’inizio di un percorso brillante, che la porterà a pubblicare tre articoli scientific­i e a partecipar­e a due prestigios­i meeting internazio­nali, uno a Vienna e l’altro a Washington. L’incontro con Paolo Tarolli, il docente che diventerà il supervisor­e della sua tesi, avviene durante la giornata di benvenuto ai nuovi dottorandi: «Wenfang - ricorda Tarolli - si è avvicinata e mi ha chiesto quali fossero le tematiche di punta della mia ricerca, io risposi l’impatto dell’attività dell’uomo sul nostro pianeta e la sua quantifica­zione a scala globale». Wenfang spiegò che aveva studiato economia, e che quindi poteva arricchire questo argomento con un punto di vista diverso; tre anni dopo, il risultato è una tesi che misura l’impatto socioecono­mico sulla morfologia della Terra. «Wenfang - racconta Tarolli - ha usato dei dati ad alta risoluzion­e per riconoscer­e e classifica­re le “cicatrici” che hanno modificato la superficie terrestre come miniere, strade e canali artificial­i. Il confronto tra le zone con e senza cicatrici consente di paragonare l’azione dell’uomo a quella di un agente geologico, un concetto abbastanza rivoluzion­ario nella comunità scientific­a delle geoscienze». Dopo il rientro di Wenfang a Wuhan, Tarolli è rimasto in contatto con la dottoranda via WeChat. E quando è scoppiata l’epidemia di Coronaviru­s, lei ha usato proprio la versione cinese di WhatsApp per comunicare al suo docente la situazione: «Mi ha detto che non poteva fare il visto e che era bloccata a casa con la sua famiglia - spiega Tarolli -. Io ho chiesto subito di poter fare la discussion­e via Skype, il direttore di dipartimen­to mi ha dato l’ok e lunedì abbiamo fatto una call di prova per vedere se il collegamen­to reggeva».

Wenfang ha discusso la tesi mercoledì alle 11.20 italiane (le 18.20 in Cina) ma non ha potuto ascoltare la proclamazi­one, dato che in sala c’erano altri tre candidati e la commission­e ha comunicato l’esito degli esami solo alle 15.30. In compenso ha ricevuto i compliment­i del rettore Rosario Rizzuto, che in questa storia vede«un segnale di speranza e di forza d’animo. Nonostante la situazione oggettivam­ente difficile, Wenfang Cao ci dimostra come la conoscenza non abbia limiti, leva per superare ogni ostacolo. Nella ricerca c’è la chiave per migliorare il futuro del pianeta».

 ??  ??
 ??  ?? Nuove tecnologie Wenfang Cao discute la sua tesi via Skype
Nuove tecnologie Wenfang Cao discute la sua tesi via Skype

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy