Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Cassa integrazione per 813 persone
Svolta sui negozi non ancora non transitati. Nella lista anche l’ipermercato di Padova
VENEZIA Doccia fredda per gli ex lavoratori Auchan. Ieri mattina Margherita Distribuzione, la società facente capo a Conad che ha acquisito Auchan e Sma, ha avviato la procedura di Cassa integrazione straordinaria per 5.323 dipendenti distribuiti in tutta Italia. Il 60% degli 8.873 lavoratori totali. In Veneto la misura coinvolge 813 persone, vale a dire tutti i lavoratori della rete di negozi Auchan e Sma ancora non transitati sotto la nuova proprietà.
Il processo di acquisizione della rete da parte di Conad riguarda 23 punti vendita in regione in cui lavorano circa 1.300 persone. Inizialmente la società aveva individuato 11 negozi «performanti» da portare sotto la nuova insegna: Mira, Monselice, Quarto d’Altino, Schio, Valdagno, Lonigo, Piove di Sacco, Brendola, Peschiera, Bussolengo e l’Ipermercato di Padova. Al momento solo i primi 6 hanno cambiato veste. A gennaio, in un incontro con sindacati e l’Unità di crisi della Regione, Margherita Distribuzione aveva aggiunto alla lista il negozio di Chioggia e i due ipermercati di Mestre e Verona. In quella occasione i rappresentanti dell’azienda avevano comunicato di aver stimato 120 esuberi legati alla riduzione delle superfici di vendita, di cui 100 solo nell’ipermercato di Mestre, che ne conta 242 in totale, e altri 20 nel Padovano. Infine l’azienda ha reso noto che i restanti 9 punti vendita, in cui sono impiegati 360 dipendenti, saranno ceduti a soggetti terzi. Di lì a poco è arrivato l’annuncio dell’avvio della procedura di mobilità per i 27 impiegati della sede amministrativa di Vicenza.
«La preoccupazione è fortissima» commentano insieme Cecilia De Pantz (Filcams Cgil), Maurizia Rizzo (Fisascat Cisl) e Luigino Boscaro (Uiltucs). «Rispetto alle rassicurazioni a parole di Margherita Distribuzione ci ritroviamo con l’avvio di una cassa integrazione straordinaria – riprendono i sindacalisti -. Inoltre tra i punti vendita inseriti nella lista e toccati dalla Cig vi è anche l’ipermercato di Padova, dove non avrebbero dovuto esserci problemi. Il socio della coop ci ha assicurato che si tratta di un errore; tuttavia non pare abbia intenzione di chiedere una rettifica». Nelle scorse settimane il nuovo gestore del grande punto vendita padovano aveva comunque sottolineato che non vi saranno esuberi. «L’avvio della procedura di attivazione della cassa integrazione è un atto formale – concludono i tre segretari di categoria - e la nostra reazione sarà altrettanto formale».
Immediata la replica di Margherita Distribuzione: «Si stanno delineando i negozi che passeranno dalla rete Auchan a Conad o ad altri e la richiesta di cassa integrazione è per dare continuità di reddito nei periodi di ristrutturazione dei negozi, ovvero di cambio insegne e di layout interno», spiega la società in una nota. «Avvertire che ci sia la possibilità di cassa integrazione, che riguarderà i lavoratori in tempi diversi e per durate differenti, mano a mano che i negozi faranno il passaggio è un obbligo di legge - continua Margherita -. D’altra parte la situazione ha una complessità ulteriore, perché c’è il tema dell’Antitrust». L’azienda ha infine ribadito che la richiesta non riguarda l’avvio della mobilità, come accaduto in molte sedi organizzative sul territorio nazionali Tra le quali quella di Vicenza. Oggi intanto è atteso al ministero per lo Svoluppo economico Mise un nuovo incontro tra le parti. Appuntamento che dopo la comunicazione di ieri si preannuncia incandescente.