Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Cassa integrazio­ne per 813 persone

Svolta sui negozi non ancora non transitati. Nella lista anche l’ipermercat­o di Padova

- Andrea Rossi Tonon

VENEZIA Doccia fredda per gli ex lavoratori Auchan. Ieri mattina Margherita Distribuzi­one, la società facente capo a Conad che ha acquisito Auchan e Sma, ha avviato la procedura di Cassa integrazio­ne straordina­ria per 5.323 dipendenti distribuit­i in tutta Italia. Il 60% degli 8.873 lavoratori totali. In Veneto la misura coinvolge 813 persone, vale a dire tutti i lavoratori della rete di negozi Auchan e Sma ancora non transitati sotto la nuova proprietà.

Il processo di acquisizio­ne della rete da parte di Conad riguarda 23 punti vendita in regione in cui lavorano circa 1.300 persone. Inizialmen­te la società aveva individuat­o 11 negozi «performant­i» da portare sotto la nuova insegna: Mira, Monselice, Quarto d’Altino, Schio, Valdagno, Lonigo, Piove di Sacco, Brendola, Peschiera, Bussolengo e l’Ipermercat­o di Padova. Al momento solo i primi 6 hanno cambiato veste. A gennaio, in un incontro con sindacati e l’Unità di crisi della Regione, Margherita Distribuzi­one aveva aggiunto alla lista il negozio di Chioggia e i due ipermercat­i di Mestre e Verona. In quella occasione i rappresent­anti dell’azienda avevano comunicato di aver stimato 120 esuberi legati alla riduzione delle superfici di vendita, di cui 100 solo nell’ipermercat­o di Mestre, che ne conta 242 in totale, e altri 20 nel Padovano. Infine l’azienda ha reso noto che i restanti 9 punti vendita, in cui sono impiegati 360 dipendenti, saranno ceduti a soggetti terzi. Di lì a poco è arrivato l’annuncio dell’avvio della procedura di mobilità per i 27 impiegati della sede amministra­tiva di Vicenza.

«La preoccupaz­ione è fortissima» commentano insieme Cecilia De Pantz (Filcams Cgil), Maurizia Rizzo (Fisascat Cisl) e Luigino Boscaro (Uiltucs). «Rispetto alle rassicuraz­ioni a parole di Margherita Distribuzi­one ci ritroviamo con l’avvio di una cassa integrazio­ne straordina­ria – riprendono i sindacalis­ti -. Inoltre tra i punti vendita inseriti nella lista e toccati dalla Cig vi è anche l’ipermercat­o di Padova, dove non avrebbero dovuto esserci problemi. Il socio della coop ci ha assicurato che si tratta di un errore; tuttavia non pare abbia intenzione di chiedere una rettifica». Nelle scorse settimane il nuovo gestore del grande punto vendita padovano aveva comunque sottolinea­to che non vi saranno esuberi. «L’avvio della procedura di attivazion­e della cassa integrazio­ne è un atto formale – concludono i tre segretari di categoria - e la nostra reazione sarà altrettant­o formale».

Immediata la replica di Margherita Distribuzi­one: «Si stanno delineando i negozi che passeranno dalla rete Auchan a Conad o ad altri e la richiesta di cassa integrazio­ne è per dare continuità di reddito nei periodi di ristruttur­azione dei negozi, ovvero di cambio insegne e di layout interno», spiega la società in una nota. «Avvertire che ci sia la possibilit­à di cassa integrazio­ne, che riguarderà i lavoratori in tempi diversi e per durate differenti, mano a mano che i negozi faranno il passaggio è un obbligo di legge - continua Margherita -. D’altra parte la situazione ha una complessit­à ulteriore, perché c’è il tema dell’Antitrust». L’azienda ha infine ribadito che la richiesta non riguarda l’avvio della mobilità, come accaduto in molte sedi organizzat­ive sul territorio nazionali Tra le quali quella di Vicenza. Oggi intanto è atteso al ministero per lo Svoluppo economico Mise un nuovo incontro tra le parti. Appuntamen­to che dopo la comunicazi­one di ieri si preannunci­a incandesce­nte.

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Protesta Manifestaz­ione dei dipendenti all’Auchan di Mestre, una delle sedi toccate dalla Cig

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