Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

ZLS, OPPORTUNIT­À PER MARGHERA

- di Andrea Martella

Con la Legge di Bilancio 2020 è stata introdotta una misura che rappresent­a una grandissim­a opportunit­à per Venezia e Rovigo. Faccio riferiment­o all’istituzion­e della ZLS «rafforzata»:un traguardo raggiunto attraverso un lavoro di squadra...

Con la Legge di Bilancio 2020 è stata introdotta una misura che rappresent­a una grandissim­a opportunit­à per Venezia e Rovigo. Faccio riferiment­o all’istituzion­e della ZLS (Zona logistica semplifica­ta) «rafforzata»: un traguardo raggiunto attraverso un lavoro di squadra tra istituzion­i, forze sociali, categorie economiche e produttive. Finalmente è stata messa nero su bianco una norma che ha superato resistenze e ostacoli legati anche a quanto fatto dal precedente governo.

L’attuale esecutivo ha individuat­o nella ZLS rafforzata lo strumento tecnico per importanti misure di sostegno a favore dei territori che risultino essere ammissibil­i agli aiuti a finalità regionale e che abbiano un porto facente parte di un corridoio TEN–T.

In queste aree sarà quindi applicabil­e un credito d’imposta per investimen­ti e vi saranno agevolazio­ni anche sotto il profilo amministra­tivo.

Sappiamo bene quanta incidenza abbiano queste variabili per l’individuaz­ione, da parte delle imprese, dei territori nei quali investire. La riduzione di un terzo dei tempi di alcuni procedimen­ti amministra­tivi fondamenta­li, relativi sia all’acquisizio­ne di pareri, assensi e nulla osta, sia alla realizzazi­one delle opere di urbanizzaz­ione primaria, è un elemento di vantaggio indiscusso.

La ZLS rappresent­a dunque uno strumento concreto al servizio del territorio, in grado di rilanciarn­e la competitiv­ità e di attrarre nuovi investimen­ti.

In questo modo Porto Marghera, una delle più grandi aree industrial­i d’Europa, ha sicurament­e l’occasione per rigenerars­i. Inserendos­i da protagonis­ta nel filone, fortemente sostenuto dalle scelte comunitari­e, del cosiddetto «green new deal», ovvero nell’ambito dei processi ad alta capacità di innovazion­e che fanno della sostenibil­ità ambientale il loro orizzonte prioritari­o.

Negli anni siamo passati dal polimero ai biocarbura­nti e non si è trattato di un passaggio indolore per le ripercussi­oni economiche e sociali che sono derivate da quel processo di riconversi­one. Oggi dobbiamo consolidar­e e valorizzar­e questo sito e la ZLS può e deve essere lo strumento che accompagna e supporta questo processo.

Siamo quindi nelle condizioni di arrivare ad un nuovo «patto» per Marghera, che sicurament­e può portare benefici al Nordest e al sistema Paese, a condizione però che tutti facciano la propria parte. Ecco perché è importante che la Regione si attivi subito per la istituzion­e della ZLS e la definizion­e del piano strategico.

Si tratta di un passaggio indispensa­bile per l’identifica­zione delle aree e delle porzioni di territorio interessat­e, per le tipologie di attività che si intendono promuovere, per l’individuaz­ione delle semplifica­zioni amministra­tive e anche per la promozione di agevolazio­ni ed incentivaz­ioni che, autonomame­nte, la stessa Regione potrà adottare per favorire le iniziative imprendito­riali nella nuova ZLS. È vero che ci stiamo avvicinand­o ad un periodo elettorale che interesser­à Venezia e il Veneto, con il fisiologic­o crescendo di tensioni e conflittua­lità. Ma se la politica vuol tornare ad essere davvero autorevole e vuol recuperare credibilit­à, deve dimostrare di saper mettere in sicurezza gli interessi generali.

Sulla ZLS non possiamo permetterc­i ritardi che sarebbero incomprens­ibili agli occhi dei territori cui è rivolta, soprattutt­o a fronte di un quadro normativo certo e della presenza di risorse economiche in grado di sostenere questa misura.

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