Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Scontro con gli ambientalisti «Basta con le fake news» «Navi fuori dalla laguna»
VENEZIA Il presidente di Assoagenti Veneto, Alessandro Santi, le chiama «fake news» e per smentirle usa stralci dei libri di uno degli «idoli» del mondo ambientalista: lo storico docente di Idraulica dell’Università di Padova Luigi D’Alpaos. Per esempio in quel testo del 2010 in cui diceva che gli effetti del Canale dei Petroli sulle acque alte a Venezia erano «del tutto trascurabili», smentendo la tesi del giornalista Indro Montanelli con una ricerca degli anni Settanta del collega Claudio Datei. Ricorda poi che il Vittorio Emanuele non è quel «canaletto» che si vuole far credere ( « era profondo 10 metri e mezzo»), che lo smog a Venezia c’è soprattutto d’inverno quando le navi sono meno, che i crocieristi non «invadono» la città, ma sono appena il 5 per cento dei turisti.
Gli ambientalisti avevano «preparato» la protesta con una raffica di domande, concentrate principalmente sul perché l’Autorità portuale non stia proseguendo sui progetti «off-shore», fuori dalla laguna: sia quello per i container a Malamocco, che il Duferco di Cesare De Piccoli (ieri in sala) per le crociere alla bocca di Lido. «Perché l’Autorità portuale non ha ancora provveduto al nuovo piano regolatore a 25 anni dalla riforma? - si chiede AmbienteVenezia - Perché l’area ex Montefibre non è stata ancora predisposta per la piattaforma logistica?». Un interrogativo riguardava anche i sindacati e la divisione tra portuali e chimici sulle navi a Marghera. Ieri Renzo Varagnolo, segretario generale della Filt-Cgil, ha spiegato chiaramente la linea dei portuali, con un intervento applaudito: «Il nostro lavoro deve avere la stessa dignità delle vongole e dei mitili - ha detto con un’ironia beffarda - Per qualcuno in laguna è sempre tutto delicato, più delicato
"Varagnolo (Filt Cgil) Per qualcuno in laguna è sempre tutto delicato, più di lavoro e imprese: è inaccettabile
"Vianello (Vecon) Questo porto potrebbe fare il doppio di container se avesse i pescaggi massimi
del lavoro e delle imprese: ma questo è inaccettabile». I sindacati avevano dichiarato 72 ore di sciopero per sensibilizzare sugli scavi e hanno manifestato sotto la commissione di Salvaguardia per spingere il via libera al rialzo delle Tresse per ospitare i fanghi. «Ma poi c’è sempre un tassello mancante», ha concluso.
Sul palco sono saliti anche alcuni referenti delle imprese. Riccardo Vianello, direttore commerciale del terminal Psa-Vecon, non ha negato le difficoltà degli ultimi due anni. «Il potenziale del porto di Venezia sui container sarebbe almeno il doppio dei 600 mila teu che si fanno ora - ha spiegato - se avessimo i pescaggi massimi». Mauro Fanin, capo di Cereal Docks, ha ricordato gli 80 milioni di investimenti a Venezia e altri che sarebbero in arrivo: «Ma abbiamo bisogno di pescaggi più importanti», ha concluso. (a. zo.)