Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Crociere, stretta su tre ipotesi «Bozza a marzo in Comitatone»

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VENEZIA «Vado a Roma a un importante incontro sulle crociere», aveva detto di mattina l’ammiraglio Piero Pellizzari. Nel pomeriggio sia lui, che il presidente del Porto Pino Musolino, che il provvedito­re reggente Cinzia Zincone sono andati a Roma alla sede del Mit per «stringere» sulle tre ipotesi in campo per i cosiddetti «approdi diffusi». La politica vuole spostare circa duecento navi all’anno dal bacino di San Marco a Fusina, alla banchina Lombardia di Tiv e alla sponda nord del Canale industrial­e nord di Marghera. Ora però sono da affrontare le questioni tecniche e quella di ieri è stata una delle ultime riunioni al ministero delle Infrastrut­ture. «Nei prossimi giorni ce ne sarà un’altra su aspetti più tecnici, per arrivare a una bozza di provvedime­nto da adottare al Comitatone nei primi giorni di marzo - ha spiegato Musolino all’uscita dagli uffici di Porta Pia - Stiamo lavorando a un range di soluzioni cantierabi­li». Anche perché, per esempio, per usare la banchina Tiv servono dieci mesi di lavori e circa 1,2 milioni di investimen­ti. Ieri il sindaco Luigi Brugnaro ha parlato però di «idea strampalat­a»: «Non sapendo cosa decidere buttano le navi un po’ a casaccio». Scettico anche sull’avvio dell’iter della nuova legge speciale con le audizioni di martedì: «Un talk show che spero non sia l’alibi per rinviare i soldi», l’ha definito, lui che sarà sentito mercoledì, ricordando la richiesta di 150 milioni all’anno per la città. «I talk show li fa lui in mimetica per la città con Matteo Salvini», replica il promotore Nicola Pellicani (Pd). (a. zo.)

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