Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Oltre i limiti ma la pioggia riduce i blocchi
Cinque giorni consecutivi sopra la soglia limite prima del secondo controllo settimanale (ieri), eppure nonostante l’accordo di bacino padano per il contenimento degli inquinanti parli chiaro, e nonostante le giornate sopra soglia concesse nell’arco di un anno siano pressoché esaurite, il livello di allerta non è cambiato: resta verde, con le limitazioni al traffico ridotte e «feriali»: stop ai motori a benzina fino a Euro 1, ai diesel fino a Euro 3, ma solo dalle 8.30 alle 18.30, dal lunedì al venerdì. «Ci siamo confrontati con il centro previsioni meteo di Teolo — spiega il responsabile dell’osservatorio aria, Salvatore Patti — Nella notte tra giovedì e venerdì è prevista una forte perturbazione che porterà vento e pioggia, riuscendo a pulire l’aria sopra Venezia». Una scelta che lascia perplessa Legambiente, come spiega Paolo Franceschetti, responsabile provinciale: «Sembra che ci sia sempre una giustificazione valida per non inasprire i livelli di allerta. Stupisce anche il vanto della polizia locale di aver staccato solo due multe fino a oggi: siamo davvero così virtuosi?». Il problema è che, anche a livello arancione, le cose cambiano poco: il secondo livello di allerta è durato quasi tutto gennaio, con il solo risultato che ieri è stato validato il 34esimo giorno di sforamento su 35 concessi registrato alla centralina di Bissuola. C’è poi la partita lagunare: «Abbiamo ordinato altre 10 centraline indipendenti da piazzare a Venezia — dice Franceschetti — Cosa aspettiamo a intervenire con un regolamento comunale?». (gi. co.)