Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Cambio ai vertici e ipotesi cessione Taco: «Ma si va avanti solidi e forti»

VENEZIA, SERIE B I MOVIMENTI E IL FUTURO Tacopina diventa presidente onorario, ora un patron ad interim. Nuova proprietà a luglio?

- Dimitri Canello

Inizialmen­te sembra un addio, quello di Joe Tacopina. In realtà l’avvocato newyorkese, dall’estate 2014 al timone del Venezia, precisa subito che non si tratta di questa eventualit­à, pure ventilata negli ultimi tempi.

Dov’è allora, la novità? Che Tacopina cambierà ruolo, diventando presidente onorario del club arancioner­overde e che, allo stesso tempo, il board dei soci che sostengono il Venezia Fc — che comprende Duncan Niederaure­r, Ian Mckinnon, Doug Faye e Ricky Nardis — nominerà a breve un presidente ad interim che lo traghetter­à fino al termine della stagione. «Sarà uno dei soci fondatori attuali — ha detto Tacopina — che stanno tenendo in piedi il Venezia. Lo decideremo nei prossimi tempi. Quello che posso garantire è che, qualsiasi cosa accadrà, a luglio non verrà meno la continuità aziendale». Sì, perchè il Venezia continua a cercare soci e non è affatto da escludere che a luglio ci sia una cessione societaria. Quel che pare importante, nel frattempo, è che per tutta l’attuale stagione non ci saranno scossoni. E che la squadra potrà dormire sonni tranquilli relativame­nte alla solidità del club di viale Ancona. Dietro le quinte, nel frattempo, proseguono le trattative per una cessione o comunque per un ingresso forte in società, in particolar­e con gruppi esteri con cui stanno dialogando i soci del Venezia.

«A dicembre c’era un gruppo che sembrava poter entrare a far parte del nostro team — ha detto Tacopina — ma non siamo riusciti a concludere: il calcio italiano è molto difficile. Abbiamo una città fantastica, ma anche la Sampdoria non riesce a vendere la società, da tre anni Ferrero sta

trattando. Continuiam­o a parlare, me compreso, con potenziali investitor­i. Ma la società è solida, abbiamo appena ricapitali­zzato e abbiamo messo in questi anni 30 milioni di dollari nel progetto. Non è un addio né un arrivederc­i, perché nei fatti non cambierà nulla: il gruppo dirigente dopo tutto il tempo e il denaro investito, voleva dare un segnale». Tacopina, che lascerà l’Italia domani senza assistere a Venezia-Entella per un impegno legato al matrimonio della figlia, ha parlato ai dirigenti e all’allenatore Alessio Dionisi, oltre che ai giocatori per rassicurar­li. «Ho detto loro che non cambierà nulla – ha spiegato Tacopina – e che possono stare tranquilli: il nostro gruppo non si tirerà indietro e continuerà a garantire, come sempre fatto, la continuità a questa società, così come tutta la normale amministra­zione che circonda la vita di ogni giorno della squadra. Non meritiamo l’attuale posizione di classifica, l’allenatore sta facendo un grande lavoro e persino Alessandro

Nesta, che conosco da tempo, sabato mi ha espresso ammirazion­e per il gioco che sta proponendo Dionisi. Se fosse per me, lui sarebbe il nostro allenatore per i prossimi dieci anni».

Il ruolo di Tacopina continuerà ad essere attivo all’interno del club nonostante, dice, «avrei preferito non dover procedere a questo passo». I risultati non esaltanti degli ultimi due anni, come lascia capire fra le righe il numero uno arancioner­overde, impongono un cambio nella governance anche se tutti, in laguna e dintorni, sono convinti che la salvezza in serie B arriverà. Per il resto si vedrà. Tempo al tempo.

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Joe Tacopina Rassicuro tutti sul futuro: e io resto qui, l’ho detto anche ai giocatori

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