Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

San Camillo e Stella Maris «salvi» i dipendenti in esubero Accordo «agrodolce»: una parte dei 25 dirottati nelle coop

- Matteo Riberto

VENEZIA Tirano un sospiro di sollievo i venticinqu­e dipendenti dei servizi della casa di riposo Stella Maris e dell’ospedale Irccs San Camillo sui quali pendeva la spada di Damocle del licenziame­nto. Ieri, in prefettura, è stata infatti trovata un’intesa tra le parti che garantirà ai lavoratori la continuità occupazion­ale, anche se i sindacati parlano di un «accordo agrodolce». Tutto è iniziato l’estate scorsa, quando 25 lavoratori a scavalco, perlopiù manutentor­i e centralini­sti impiegati sia nella casa di riposo che nell’ospedale, vengono dichiarati in esubero. Esuberi frutto di una riorganizz­azione del lavoro nelle due strutture, fino ad allora di proprietà dei Padri Camilliani. Stella Maris passa infatti a Codess Sociale

L’Istituto «Mettere al centro la persona per la Congregazi­one è un fatto concreto»

e l’Irccs alle Suore Mantellate di Villa Salus. Ecco che iniziano allora le trattative sindacali che, nell’ultimo mese, si complicano perché è in scadenza l’appalto per la gestione della ristorazio­ne e c’è quindi da garantire il posto anche ai 15 dipendenti Sodexo, la ditta che gestisce il servizio. Ieri, però, si è arrivati a un accordo che consentirà ai dipendenti di essere in parte mantenuti nelle strutture, e in parte dirottati in imprese che operano nella stessa galassia. «Vigileremo che queste ditte, che lavorano in appalto, mantengano i livelli retributiv­i e garantisca­no la continuità occupazion­ale anche nel lungo periodo qualora scadessero gli appalti» dicono Giancarlo Da Lio di Fp Cgil e Carlo Alzetta di Cisl Fp. «L’obiettivo di salvaguard­are i posti di lavoro è comunque stato raggiunto » chiosa Pietro Polo, Uil Fpl. Presenti al tavolo, ieri, anche l’assessore al sociale Simone Venturini e il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro. «Siamo soddisfatt­i del percorso – spiega Venturini – è fondamenta­le salvaguard­are al Lido le funzioni socio-sanitarie così come il livello occupazion­ale». «La situazione è positiva – dice il sindaco - ma continuerò ad informarmi sulla vicenda». Tra i più soddisfatt­i, L’Irccs San Camillo, «la Congregazi­one delle Suore ha fatto la propria parte e anche di più dimostrand­o che mettere al centro la persona non è solo un buon proposito ma un fatto concreto».

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