Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
San Camillo e Stella Maris «salvi» i dipendenti in esubero Accordo «agrodolce»: una parte dei 25 dirottati nelle coop
VENEZIA Tirano un sospiro di sollievo i venticinque dipendenti dei servizi della casa di riposo Stella Maris e dell’ospedale Irccs San Camillo sui quali pendeva la spada di Damocle del licenziamento. Ieri, in prefettura, è stata infatti trovata un’intesa tra le parti che garantirà ai lavoratori la continuità occupazionale, anche se i sindacati parlano di un «accordo agrodolce». Tutto è iniziato l’estate scorsa, quando 25 lavoratori a scavalco, perlopiù manutentori e centralinisti impiegati sia nella casa di riposo che nell’ospedale, vengono dichiarati in esubero. Esuberi frutto di una riorganizzazione del lavoro nelle due strutture, fino ad allora di proprietà dei Padri Camilliani. Stella Maris passa infatti a Codess Sociale
L’Istituto «Mettere al centro la persona per la Congregazione è un fatto concreto»
e l’Irccs alle Suore Mantellate di Villa Salus. Ecco che iniziano allora le trattative sindacali che, nell’ultimo mese, si complicano perché è in scadenza l’appalto per la gestione della ristorazione e c’è quindi da garantire il posto anche ai 15 dipendenti Sodexo, la ditta che gestisce il servizio. Ieri, però, si è arrivati a un accordo che consentirà ai dipendenti di essere in parte mantenuti nelle strutture, e in parte dirottati in imprese che operano nella stessa galassia. «Vigileremo che queste ditte, che lavorano in appalto, mantengano i livelli retributivi e garantiscano la continuità occupazionale anche nel lungo periodo qualora scadessero gli appalti» dicono Giancarlo Da Lio di Fp Cgil e Carlo Alzetta di Cisl Fp. «L’obiettivo di salvaguardare i posti di lavoro è comunque stato raggiunto » chiosa Pietro Polo, Uil Fpl. Presenti al tavolo, ieri, anche l’assessore al sociale Simone Venturini e il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro. «Siamo soddisfatti del percorso – spiega Venturini – è fondamentale salvaguardare al Lido le funzioni socio-sanitarie così come il livello occupazionale». «La situazione è positiva – dice il sindaco - ma continuerò ad informarmi sulla vicenda». Tra i più soddisfatti, L’Irccs San Camillo, «la Congregazione delle Suore ha fatto la propria parte e anche di più dimostrando che mettere al centro la persona non è solo un buon proposito ma un fatto concreto».