Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Quattordici tonnellate di pesce illegale
VENEZIA Pesce spada pescato illegalmente, prodotti ittici scaduti, etichette che riportavano indicazioni diverse rispetto alla tipologia di merce che veniva realmente venduta. Quattordici tonnellate di pesce sono state sequestrate negli ultimi giorni dalla guardia costiera che ha preso di mira 27 attività commerciali, tra vendita all’ingrosso e al dettaglio del Veneto. Centri di smistamento, mercati, attività commerciali come pescherie e ristoranti: su 27, nessuno era totalmente in regola. E, infatti, le sanzioni sono state pesantissime: 42 multe da 58 mila euro complessivi. «Si tratta di verifiche che proseguiranno anche nei prossimi mesi — spiegano dal comando —e riguarderanno le condizioni igienico sanitarie, la documentazione per la tracciabilità, l’etichettatura, in modo da evitare che sulle tavole dei consumatori possano finire alimenti nocivi alla salute». A Jesolo e a Venezia i militari hanno sequestrato, in tre diverse attività, alcuni esemplari di pesce spada pescati nel Mediterraneo nel periodo di fermo (illegalmente). A Caorle, invece, nel mirino è finita una tonnellata di prodotto ittico, metà perché non aveva etichetta, e dunque non tracciabile, e l’altra metà perché era scaduto. A Chioggia, altri 350 chili di pesce sono stati sequestrati perché non erano conformi alle normative e, invece, in un grosso centro di smistamento di Verona, sono state sequestrate 12 tonnellate di prodotto surgelato di varia specie, con etichette fuorvianti. (e. bir.)