Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Cambio al vertice, la squadra è tranquilla Dionisi: «Noi sereni». Lupo: «C’è solidità»
Inizialmente disorientata. Poi rassicurata. Infine attesa dalla risposta del campo. La squadra osserva, prende atto dei dettagli, cerca di valutare le conseguenze del cambio della guardia ai vertici della dirigenza del Venezia, con Joe Tacopina che resta in sella ma con una carica diversa. Magari non più plenipotenziario ma di sicuro non silurato. Chi conosce i soci che reggono la governance del Venezia fa sapere che, con una frattura forte in seno al club, Tacopina sarebbe stato allontanato del tutto e non mantenuto a contatto con la gestione tecnica. Soci tra cui nessuno, fra Duncan Niederaurer, Doug Faye e Ian McKinnon e Ricky Nardis, può avere l’esperienza che Tacopina ha maturato in dieci anni di calcio italiano. In definitiva rimane in sella, più defilato. Magari a luglio lascerà ma non abbandona la nave a metà percorso, anche perché in questi anni ci ha messo la faccia e dovrà mettercela fino in fondo, anche pensando ad un’eventuale cessione del club in estate. La scelta su chi potrebbe sostituirlo al momento come presidente ad interim non è ancora stata presa, ma il ballottaggio è tra McKinnon e Niederaurer. «Tacopina – spiega Dionisi - ci aveva anticipato a cena la decisione di diventare presidente onorario. Ci teneva a comunicarcelo prima che la notizia fosse resa pubblica. Nessun trauma, ci darà ancora il suo sostegno e anche oggi (ieri per chi legge, ndr) è venuto all’allenamento. Un nuovo presidente? Sono dinamiche societarie che a noi devono interessare relativamente. La società è sana e non ci ha fatto mai mancare nulla. Gli elogi di Tacopina? Li ho apprezzati, spero di meritarli sul campo». Serenità ostentata anche dal ds Fabio Lupo: «Siamo sereni – spiega – abbiamo sentito Tacopina ancora più vicino di prima, gli stipendi sono stati pagati con un giorno di anticipo e la società ha ricapitalizzato. Per cui ai giocatori è stato detto di pensare al campo: dei loro risultati positivi beneficerà chiunque sarà al vertice da luglio in poi». (d. c.)