Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Pugno del campione, pugile operato e salvato

Rovigo, l’angosciant­e ultima telefonata del marito al fratello. Duplice suicidio di una coppia

- Antonio Andreotti Natascia Celeghin

ROVIGO Ieri mattina è tornato a casa dal lavoro e in camera da letto della loro villetta ha trovato la moglie, la casalinga Eleonora Pozzato di 60 anni, che si era tolta la vita sparandosi alla testa con una Beretta regolarmen­te detenuta. In preda alla disperazio­ne ha preso l’arma rivolgendo­la contro se stesso. Luigino Ruzzante 64 anni, è arrivato in condizioni disperate all’ospedale «Santa Maria della misericord­ia» di Rovigo dove è poi spirato nelle prime ore del pomeriggio. A due settimane esatte dall’omicidio-suicidio di San Valentino della coppia di anziani rodigini Tino Bellinello e Renata Berto, Rovigo si ritrova a fare i conti con un altro duplice, amarissimo decesso di coniugi.

Ieri a dare l’allarme è stato il fratello di Ruzzante, un pensionato che comunque continuava a lavorare per una ditta di materiale nel settore della meccanica e dell’elettronic­a. Rientrato a casa verso le 12.30, Luigino Ruzzante ha chiamato il fratello dicendo poche, angosciant­i parole: «Eleonora si è sparata, adesso la faccio finita anch’io». I soccorrito­ri hanno tentato di rianimare sul posto il 64enne per quasi 40 minuti, poi il trasporto in ospedale. Anche se per ora non sono stati trovati biglietti esplicativ­i, per gli inquirenti della squadra mobile non sembrano esserci dubbi su cosa sia accaduto nell’abitazione che si trova nel quartiere San Bortolo di Rovigo. Nessun segno di effrazione nell’abitazione, o di violenza sui due corpi. La donna in passato avrebbe già tentato di togliersi la vita. Il pm di turno Sabrina Duò ha disposto il sequestro dei telefonini, della Beretta e di una telecamera di videosorve­glianza installata all’esterno dell’abitazione dei coniugi. Luigino Ruzzante ed Eleonora Pozzato lasciano una figlia che abita in provincia di Roma.

Sotto choc i vicini di casa della coppia, che abitava in una villetta. «Luigino ed Eleonora erano delle gran brave persone. Passavano e salutavano sempre. Non avremo mai pensato potesse succedere una tragedia simile». Tremava ancora dallo choc l’anziana vicina di casa dopo essersi vista piombare nel vialetto i vigili del fuoco, gli agenti della polizia, e le ambulanze ieri mattina. Mentre racconta questo, vicino a lei c’è il figlio che stringe le mani alla madre e che spiega quanto ha visto: «Quando sono arrivati i vigili del fuoco abbiamo pensato che Luigino si fosse chiuso fuori di casa – spiega – ma poi abbiamo capito che era successo qualcosa di brutto». Ruzzante e la moglie abitavano in una stradina bianca, di ghiaia, su cui si affaccia un gruppetto di case, separate da qualche fazzoletto d’erba. Vi si arriva dalla strada principale, in via Concilio

Vaticano II. Qui tutti conoscevan­o Luigino detto «Gigi» ed Eleonora. «Eleonora l’ho vista ieri. Abbiamo fatto due chiacchier­e. Era tranquilla, mi ha detto che tutto andava bene», afferma un’altra vicina di casa. «Hanno sempre abitato qui - racconta ancora la donna -. Eleonora ha accudito sino a poco meno di un anno fa la suocera, poi venuta a mancare. Era una grande amante dei cani, ne avevano 4 infatti e con il marito condividev­a la passione per le armi. In passato andavano spesso al poligono di tiro».

Appena due settimane fa, il 14 febbraio, Rovigo era rimasta sotto choc per l’omicidiosu­icidio di una nota coppia di pensionati che abitavano a pochi metri dal centro storico. Il rodigino di 87 anni Tino Bellinello, ex campione di ciclismo dilettanti­stico e per molti anni gestore di un distributo­re di benzina, dopo essersi coricato a letto con la moglie Renata Berto, 78enne, le sparò alla testa con la Beretta uccidendol­a. Poi rivolse l’arma contro se stesso ma senza riuscire a togliersi la vita, tanto che spirò attorno alle 16.30 in ospedale. I due pensionati lasciarono una lettera, scritta in stampatell­o a nome di entrambi, chiedendo scusa. Bellinello da circa un anno era in cura per una forma di depression­e.

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Biasioli) ?? I L’entrata della villetta di Luigino Ruzzante ed Eleonora Pozzato, teatro del duplice suicidio ( rilievi
Foto Biasioli) I L’entrata della villetta di Luigino Ruzzante ed Eleonora Pozzato, teatro del duplice suicidio ( rilievi
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Qui sopra, Eleonora Pozzato Sotto, il marito Luigino Ruzzante
Le due vittime Qui sopra, Eleonora Pozzato Sotto, il marito Luigino Ruzzante

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