Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Stalker, il braccialetto elettronico chiama la polizia se avvicina la ex
Primo caso a Venezia: «Così intervento immediato da parte degli agenti»
MESTRE Non potrà più avvicinarsi alla sua ex, e fin qui niente di nuovo: questo tipo di divieto è la misura cautelare più diffusa nei casi di stalking. La vera novità è che, se lo farà, la polizia sarà avvisata in tempo reale da un «bip» e sarà pronta a fermarlo. Gli agenti del commissariato di Mestre e della divisione anticrimine hanno applicato nostro territorio il braccialetto elettronico a un uomo di nazionalità egiziana che vive a Venezia e che negli ultimi mesi ha perseguitato la sua ex compagna. Si tratta del primo caso nel Veneziano per questo tipo di misura – visto che di solito veniva applicato per evitare l’evasione dagli arresti domiciliari – che consente alle forze dell’ordine di tenere monitorati i movimenti dell’indagato. Spesso infatti il semplice divieto di avvicinamento non è sufficiente né a tranquillizzare gli stalker, né a tutelare le vittime.
Grazie al braccialetto elettronico, invece, la polizia potrà sapere sempre dove si trova lo stalker e sarà in grado di intervenire subito. Il provvedimento applicato al cittadino egiziano dal tribunale di Venezia è scattato dopo una serie di denunce presentate dalla vittima, una donna di nazionalità moldava residente a Mestre, che negli ultimi mesi è stata costretta a subire le persecuzioni e le furie dell’ex compagno. Quelli che, inizialmente, dopo la fine della relazione erano dei semplici fastidi, con il passare del tempo si sono trasformati in vere e proprie oppressioni: centinaia di telefonate e messaggi a qualsiasi ora del giorno e della notte, insulti ovunque si trovasse, pedinamenti in qualsiasi luogo si recasse, «agguati» sotto casa a suonare il campanello per cercare un chiarimento, fino a sfociare in vere e proprie aggressioni e minacce di morte.
Proprio queste ultime hanno spinto il giudice ad adottare una misura così restrittiva come quella del braccialetto elettronico nei confronti dello stalker. «Questa novità legislativa rappresenta uno strumento importante di contrasto a questo tipo di fenomeni agendo da deterrente per lo stalker – spiegano dalla questura – e tutelando le vittime, che potranno contare su un pronto intervento per tutti quei comportamenti che impediscono di vivere in maniera serena». L’ex compagna del cittadino egiziano, costretta a vivere un incubo durato settimane e settimane, adesso potrà pian piano tornare a condurre una vita normale, consapevole che se l’uomo tenterà di nuovo di avvicinarsi a lei, la polizia lo anticiperà e lo arresterà.