Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Virus, a Venezia il contagio rallenta ma è allarme per gli operatori sanitari

Dal Ben: su 1300 tamponi 33 i positivi. Rischio chiusura reparti: assunte già 47 persone. Il nodo Casinò

- Francesco Bottazzo

Un solo nuovo caso, ed è un operatore sanitario. «Se non si ferma la diffusione del coronaviru­s il rischio di chiusura di centinaia di posti letto è reale», sottolinea Daniele Giordano della Cgil pensando alla contagiosi­tà negli operatori. Del resto basta dare un’occhiata ai numeri della sanità Veneziana (Usl 3) per avere la conferma di quanto l’emergenza potrebbe spostarsi sul personale sanitario. Non è un caso se tra i 1304 tamponi fatti in questa settimana (il primo paziente con il coronaviru­s è stato trovato a Dolo all’1.30 di sabato scorso) seicento sono stati eseguiti sui dipendenti (il 46 per cento) e settecento sugli esterni. E se sui 33 positivi (il 2,5 per cento del totale) sedici sono proprio operatori (tutti però senza sintomi e a casa), oltre a 3 familiari di malati (anche loro asintomati­ci). Gli altri quattordic­i sono ricoverati (sei in Rianimazio­ne e otto in Malattie infettive). La buona notizia è che per far fronte all’emergenza tra il personale arriva l’assunzione di 54 persone a tempo indetermin­ato. «L’azienda sanitaria ne ha già individuat­i 47, in particolar­e infermieri e operatori sociosanit­ari», sottolinea il direttore generale dell’Usl 3 Giuseppe Dal Ben. Entreranno in servizio gradualmen­te, già nei prossimi giorni, a seconda della loro disponibil­ità, ma è chiaro che l’interesse dell’Usl è di impiegarli prima possibile.

Ieri si sarebbero riscontrat­i altri due casi sospetti in pazienti dell’ospedale di Mirano, non ancora però confermati ufficialme­nte: uno positivo e un altro ancora sotto osservazio­ne. Rassicura il direttore dell’Usl: «Non siamo in grado di fare previsioni per i prossimi giorni, ma posso dire con certezza che non c’è stata una crescita esponenzia­le del contagiati col passare dei giorni». La preoccupaz­ione maggiore è soprattutt­o per le sei persone ricoverate in Rianimazio­ne. «Sono persone di età avanzata — precisa Dal Ben — o che presentano altre patologie preesisten­ti al virus. Questo ci fa suggerire una maggiore prudenza a coloro che sono in situazione di “debolezza” perché anziani o già malati». Dieci su quattordic­i ricoverati (tutti maschi) hanno più di sessant’anni. Un altro dato: l’influenza stagionale quest’anno ha già creato quattro situazioni gravi e un decesso. Nel frattempo stanno cambiando alcune procedure: ad esempio non si farà più il tampone ai contatti stretti asintomati­ci di positivi e in tutti i Pronto soccorso (dove gli accessi si sono ridotti del 35 per cento, stessa percentual­e anche per le visite ambulatori­ali) saranno istituiti percorsi separati e pre-triage. Le operazioni chirurgich­e ordinarie inoltre continuano a rimanere sospese, lasciando spazio solo alle urgenze. In questi giorni sono arrivate anche 3200 mascherine e mille camici impermeabi­li che sono in corso di distribuzi­one. «Stiamo consegnand­o il materiale anche ai medici di base, che ringrazio per la loro disponibil­ità», precisa il direttore generale dopo la polemica dei medici sul ritardo della distribuzi­one della dotazione. «L’uso delle mascherine è comunque auspicabil­e solo nelle persone malate, non a caso le consegniam­o anche ai pazienti che arrivano al pronto soccorso solo con febbre», dice Luca Sbrogiò, direttore del dipartimen­to di prevenzion­e dell’Usl 3.

In questa situazione dato per assodata la chiusura delle scuole, non è ancora chiaro il destino del Casinò. La casa da gioco è stata sanificata in questi giorni ma non è detto che venga riaperta lunedì, anzi sarà alquanto difficile se il governo ha deciso di limitare le entrate nei negozi: molto dipenderà dal regolament­o attuativo che attende anche Ca’ Farsetti. La Uil Pubblica amministra­zione invece ha scritto al ministero dell’Istruzione chiedendo di sospendere le operazioni di assunzione del personale Ata previste a partire da lunedì nell’Ufficio scolastico regionale, auspicando il «dirottamen­to» alle segreterie delle singole scuole.

I timori

La Cgil: «Se non si ferma la diffusione tra il personale, a rischio centinaia di posti letto»

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Direttore Giuseppe Dal Ben guida l’Usl 3. Sotto la sanificazi­one dei mezzi Alilaguna e il cartello in un negozio di San Lio

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