Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Carnevale, crollo anche dei borseggi: meno 40 per cento Quattro in manette
Meno della metà rispetto all’anno scorso. Un «crollo» notevole di circa il 40 per cento, quello delle denunce da parte delle vittime di borseggi in centro storico nel periodo di Carnevale. Il dato è emerso nel corso del bilancio della questura sui controlli fatti in occasione dei festeggiamenti in maschera, che si sono concentrati soprattutto sulla prevenzione di questo odioso fenomeno che rovina le vacanze a tantissimi turisti. Un numero che, però, va letto tenendo conto anche del notevole calo delle presenze a Venezia soprattutto a causa dell’allarme Coronavirus, che ha costretto anche alla cancellazione degli eventi da domenica sera a martedì grasso. Dalle 219 dell’anno scorso, le denunce presentate dalle vittime alla questura dall’8 al 23 febbraio sono state «appena» 134 in centro storico. E, come quelle del centro lagunare, sono notevolmente diminuite anche quelle a Mestre, dove si è registrato un analogo calo del 40 per cento.
La questura ha messo in campo uomini del commissariato San Marco, delle volanti e della squadra mobile, che sono andati a caccia di ladri, che spesso vivono in altre città e raggiungono Venezia solo in occasione di grandi eventi, con lo scopo di derubare più persone possibile, approfittando del caos. Nonostante il calo delle denunce, i numeri che riguardano i borseggiatori che sono stati colti con le mani nel sacco sono allo stesso modo rilevanti: quattro arresti, 19 denunce e undici provvedimenti preventivi (fogli di via e daspo urbani). Si tratta, però, di risultati che riguardano solo la polizia, ai quali vanno aggiunti quelli dei carabinieri e della polizia municipale. (e. bir.)