Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Remiamo insieme Limitazion­i utili ma la vita continui Il governo ci aiuti»

- Francesco Bottazzo

«Mi lasci lanciare un messaggio come prefetto: se remiamo tutti nella stessa direzione usciremo prima da questa emergenza. Lo so, le limitazion­i posso dare fastidio, ma sono necessarie, fare scioperi o protestare oggi è controprod­ucente al bene comune». Vittorio Zappalorto, chiede pazienza e collaboraz­ione dopo il decreto che allunga di una settimana i divieti, aggiungend­o anche nuove disposizio­ni.

Il decreto dice che è compito dei prefetti vigiliare sull’applicazio­ne attraverso le forze dell’ordine.

«Se qualcuno si aspetta che andiamo con il metro a misurare la distanza delle persone si sta sbagliando. Andremo se ci saranno segnalazio­ni, ma confido nel buon senso delle persone. Le forze dell’ordine sono già impegnate a garantire la sicurezza. Le dico una cosa: stamattina ho bevuto il caffè al bar, non ho chiesto al vicino di spostarsi di venti centimetri, eravamo comunque distanti».

Le limitazion­i le considera giuste?

«Voglio invitare le persone a fare la vita che facevano prima, andare al bar, al ristorante o in pizzeria, adottando però quelle precauzion­i in più che ci vengono richieste per la sicurezza di tutti. Dobbiamo avere la consapevol­ezza che stiamo vivendo un momento particolar­e: non siamo fuori dall’emergenza e proprio per questo è fondamenta­le fare qualche sacrificio e compiere le azioni consigliat­e».

Qualcuno dice che sono rinunce eccessive alla libertà personale, lei pensa siano misure precauzion­ali o dovute a un reale pericolo?

«Siamo in emergenza e c’è pericolo. Il vero problema è dato dalla diffusione della malattia nei medici e negli operatori degli ospedali. Se non c’è più personale chi cura i pazienti? Oggi molti sanitari sono costretti all’isolamento volontario perché venuti a contatto con i contagiati». Venezia come sta rispondend­o?

«Mi pare bene, non ci sono ribellioni, cè una consapevol­ezza della situazione. Ma la discrimina­nte sarà il tempo, è chiaro che se le limitazion­i continuass­ero ancora per diverse settimane ci potrebbero essere pesanti contraccol­pi, più di quelli che lamentano le categorie economiche».

Gli imprendito­ri dicono che rischiano di esserci più imprese chiuse che morti.

«Il rischio economico è evidente, soprattutt­o per coloro che lavorano con il turismo. Si vedono già i primi effetti su contratti stagionali, cassa integrazio­ne o licenziame­nti. Il governo deve pensare a degli interventi».

Il coronaviru­s si sta diffondend­o anche in Europa, l’Italia ha esasperato la situazione secondo lei?

«Le misure sono state giuste, l’unico modo per fermare il virus è ridurre il contagio. Rinunciamo un po’ ora, per non rinunciare a qualcosa di maggiore domani».

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Il prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto invita i veneziani a rispettare i divieti. per uscire prima dall’emergenza
Il messaggio Il prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto invita i veneziani a rispettare i divieti. per uscire prima dall’emergenza

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