Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
L’antica vera da pozzo nascosta dall’edera Parte la bonifica
VENEZIA Nascosta da edera, arbusti ed erbacce è tornata alla luce un’antica vera da pozzo nell’area degli ex-gasometri di San Francesco della Vigna, a Castello. Già nota e sotto vincolo, come pubblicato nella mappa G.I.S. della Soprintendenza, è apparsa grazie ai primi lavori di disboscamento in attesa dell’inizio della fase di bonifica. Prima destinata al servizio pubblico, l’area è stata acquistata da Veritas dalla «Immobiliare del Corso srl» con cui era stata stipulata un convenzione. Il progetto che prevedeva la realizzazione di nuovi alloggi per una superficie di oltre 10 mila metri non andò a buon fine e l’area passò alla Mtk (la stessa degli alberghi di via Ca’ Marcello) dell’imprenditore Ivan Holler per realizzare residenze di lusso. Negli ultimi mesi gli investitori hanno però auspicato un cambio d’uso, da residenze ad alberghiero ma il Comune ha sempre frenato. Intanto, il terreno deve essere bonificato, il costo dell’operazione è stimata in 4,5 milioni per un anno e mezzo di lavori.
Il decreto di bonifica è arrivato lo scorso gennaio, dopo il tavolo tra Holler, Regione, Comune, Arpav e Fondazione Ca’ Foscari (la cui collaborazione tecnico-scientifica è in standby), ma gli studenti dei licei adiacenti (Benedetti-Tommaseo, Barbarigo e AlgarottiSarpi) e i residenti chiedono da tempo chiarezza e partecipazione, tanto che lo scorso 8 febbraio si era riunita la prima assemblea del «Comitato spontaneo area ex-Gasometri San Francesco della Vigna». Ed è proprio per fare chiarezza che Holler ha creato un sito internet, attivo da ieri sera, non solo per documentare l’avanzamento dei lavori, ma anche per richiedere tramite modulo online una visita in sicurezza al cantiere e per raccontare la storia dell’area. Sul sito (bonificagasometri.com) sono state pubblicate le foto della vera da pozzo che, seguendo il progetto, tornerà visibile una volta abbattuto il lungo muro divisorio su calle San Francesco insieme all’edificio di fronte alla facciata della chiesa realizzata dal Palladio. L’obiettivo è quello di ripristinare l’impianto urbanistico di campo San Francesco della Vigna, ritornando a quello precedente l’installazione dei gasometri. Campo aperto documentato nella veduta di Giovanni Merlo del 1696, nei documenti del catasto napoleonico e quello austriaco sono tracciati gli spazi originari, ma non solo. Lo raffigurano anche gli esponenti del Vedutismo Canaletto e Guardi, insieme alla vera da pozzo che sembra corrispondere a quella riscoperta. Sembra, perché in altri disegni invece la vera non appare.