Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Anna e le prime lauree on line: «Ora posso festeggiare»
L’ateneo patavino non si ferma: saranno 200 le tesi discusse a distanza e ben 1200 gli esami orali Rinviati solo gli scritti: «Potrebbero copiare»
PADOVA L’emozione e la tensione traspaiono dall’immagine sul computer. Capelli legati e abito elegante, Anna Zamperetti, giovane vicentina e studentessa di Farmacia al l ’ Univer s i tà di Padova, è una delle prime a laurearsi in modalità telematica.
Il coronavirus non le ha permesso di discutere la sua tesi sui farmaci biosimilari come da tradizione: nessun coro «Dottore, dottore del buso del», nessun papiro attaccato agli alberi del lungo Piovego da leggere, nessuna stretta di mano con i professori della commissione.
E comunque si è laureata. L’ateneo patavino è stato chiaro: non si potevano bloccare le lauree perché ci sono studenti che devono affrontare esami di stato e stage. Bloccare la sessione anche di sole due settimane avrebbe potuto creare grossi problemi ai laureandi che in questi mesi hanno lavorato sodo per prepararsi al meglio per la discussione. Mano ai personal computer, dunque. Anna si è connessa dall’ospedale San Bortolo di Vicenza dove ha svolto la sua ricerca.
Tutt’intorno a lei si è riunita l’équipe medica di Nefrologia che l’ha seguita nella stesura della tesi. La commissione esaminatrice si trovava a 40 chilometri da lei, nell’aula 2 del polo di Farmacia a Padova: i docenti sedevano ai banchi rivolti verso lo schermo del computer, a distanza di due metri l’uno dall’altra, così come impongono le direttive ministeriali per ridurre il rischio di contagio. Mentre Anna parlava, sicura e decisa, scorrevano sul proiettore le immagini delle slide che la ragazza ha inviato via mail.
Normalmente alla fine della discussione il laureando e i familiari escono dall’aula per permettere alla commissione di decidere il punteggio. Questa volta è bastato disattivare il microfono per qualche istante.
Non è servito molto ai docenti per decidere di premiare il lavoro di Anna. «La commissione ha deciso di darle il massimo del punteggio – ha detto ad Anna la presidente di commissione, Adriana Chilin – La proclamazione avverrà venerdì attraverso una call generale con la stessa modalità di oggi. Congratulazioni». Un respiro di sollievo e un grande sorriso. È fatta. «Sono davvero contenta – ha detto con un grande sorriso – È stato diverso da quello che avevo immaginato ma di questi tempi si fa quello che si può. Non sono dispiaciuta di non aver avuto una discussione, per così dire, “normale”, alla fine l’importante è che sia andato tutto bene. E comunque garantisco che festeggerò con parenti e amici, la discussione telematica non cambia nulla».
Dietro di lei, hanno fatto capolino medici e infermieri dell’ospedale vicentino, pronti a stappare la bottiglia di spumante acquistata apposta per l’occasione: «Siamo tutti fieri di lei – ha esclamato un’infermiera – È stata bravissima e ora non vediamo l’ora di festeggiarla » . Questa settimana sono duecento i laureandi del Bo che discuteranno in modalità telematica (che già si utilizza per i dottorandi che discutono la tesi dall’estero) e 1200 gli esami per i 20 mila studenti che potranno essere solo orali (in un test scritto sarebbe facile copiare).
Nel caso in cui non si possa mutare una prova scritta in una orale, l’esame slitterebbe alla prossima settimana: «Non abbiamo avuto alcun disagio tecnico fino ad ora, abbiamo utilizzato una piattaforma che sapevamo funzionare bene – ha spiegato Daniela Mapelli, prorettrice alla Didattica – Si chiama Zoom e richiede meno banda di Skype quindi ci sono meno problemi di connessione. Per capirci, permette a un docente di connettersi contemporaneamente con trecento utenti quindi è perfetta per gli esami. Il coronavirus non ci ha fermati».
110 con virus
I docenti dall’altra parte del pc sedevano a due metri gli uni dagli altri per la regola del droplet