Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Venezia, è ko con rabbia

Una trasferta amara all’Arechi: la Salernitan­a passa su rigore per un fallo di mano molto dubbio di Fiordaliso. Poi Longo sbaglia dal dischetto e arriva il raddoppio campano

- Dimitri Canello

Gli episodi fanno la differenza. E stavolta il suolo nemico è invece molto poco amico per il Venezia, che perde 2-0 a Salerno, sbaglia un rigore, ne riceve uno contro inesistent­e dopo essere stato «perdonato» per un altro episodio dubbio.

La somma totale fa un ko dolorosiss­imo in un momento in cui ogni punto pesa come un macigno a casa Dionisi. Sul taccuino tante occasioni, ma nessun gol in un quadro che definisce in modo piuttosto chiaro la sesta vittoria consecutiv­a casalinga all’Arechi dell’ex ct della Nazionale. Alessio Dionisi riflette, dopo un ko che fa male e che complica la corsa salvezza. Nelle ultime due partite è arrivato solo un punto, il che vanifica e annacqua l’impresa di Pisa che poteva cambiare la stagione. Invece la solita mancanza di continuità condanna il Venezia a un campionato di lacrime e sangue nonostante una qualità indiscutib­ile della manovra, evidenziat­a per tutti i novanta minuti, anche quando il risultato è una condanna. Inizio scoppietta­nte, con il duo Lollo-Monachello che va vicinissim­o al gol in due occasioni, con due tiri che si perdono a lato. La Salernitan­a, che ottiene la sesta vittoria consecutiv­a in casa, protesta per una trattenuta, ma viene premiata quando il rigore proprio non ci starebbe. Kiyine viene atterrato da Fiordaliso dopo aver perso palla, l’arbitro indica il dischetto a sorpresa vedendo un fallo di mano (che non c’è) fra lo stupore generale. Il penalty lo batte lo (LaPresse)

stesso Kiyine, che spiazza Pomini. Il Venezia reagisce rabbiosame­nte, Vacca si fa ammonire e nella ripresa parte l’assalto.

Monachello ha la palla buona, ma fallisce malamente l’ 1- 1, poi entra Capello e si guadagna un rigore che l’arbitro concede nel dubbio quasi «per compensazi­one» (fallo di Dziczek). Sul dischetto non va Aramu ma Longo, che trova sulla sua strada un superlativ­o Micai. «Studio spesso gli avversari — dirà il portiere campano in tv nel dopopartit­a — ho visto Longo che ha guardato dove tira di solito. Mi sono detto che probabilme­nte lo avrebbe cambiato e così è stato. Mi sono tuffato, poi è pura casualità... Ho dedicato il rigore ai tifosi come successe ai play-out». Già, quei playout che il Venezia perse lo scorso giugno proprio con i campani vedendosi poi ripescato in B per il «crac» del Palermo. La dura legge del calcio si materializ­za poco dopo. Gol sbagliato, gol subito: Cerci scende sulla destra con Maleh sorpreso da una punizione battuta in modo sin troppo facile e senza disturbo pennella per Karo, colpo di testa che infila Pomini. Siamo al 69’ e la partita prende una piega ben definita, acuita ulteriorme­nte dal rosso a Riccardi, espulso per doppia ammonizion­e in modo severo nel finale. Ieri, intanto, dopo Cittadella-Pordenone, anche Venezia-Crotone in programma sabato 7 marzo allo stadio Penzo si giocherà, come previsto, a porte chiuse.

La decisione è stata ufficializ­zata ieri dalla Lega serie B, costringen­do il Venezia a giocare la seconda partita consecutiv­a senza pubblico della sua stagione, dopo quella pareggiata col Cosenza.

Strada tutta in salita, dunque, ancora una volta in una stagione che, per la squadra di Dionisi, sarà di sofferenza pura fino alla fine per evitare i playout fra mille ostacoli e altrettant­e insidie.

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Tutto lo sconforto di Gaetano Monachello per il rovescio in casa della Salernitan­a
Sconfitta a Salerno Tutto lo sconforto di Gaetano Monachello per il rovescio in casa della Salernitan­a

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