Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Reyer, vittoria e pass nel deserto
Superata Brescia nello «spareggio» a porte chiuse di Eurocup, ora ai playoff c’è Malaga
Dopo la Coppa Italia, la Reyer si prende anche i quarti di Eurocup, sbancando un PalaLeonessa deserto e continuando la scia positiva iniziata con le Final Eight.
Venezia centra un altro obiettivo prezioso e passa il turno con il secondo posto nel girone alle spalle di quella Patrasso che, con la vittoria al Taliercio, ora avrà un abbinamento decisamente più favorevole (Tofas Bursa) degli orogranata che se la vedranno con Malaga. Ma questo gruppo ha confermato ancora una volta di avere il pedigree della grande squadra, imponendosi in una gara ricca di insidie: il surreale silenzio nell’impianto, la prima gara dopo due settimane di sosta e, di fatto, il peso di una vera finale. La vittoria dei greci a Oldenburg ha infatti trasformato la sfida del PalaLeonessa in uno spareggio fratricida, e, per Venezia, in un terribile deja vu di quanto accaduto appena un mese fa quando proprio in terra lombarda Bramos e compagni rischiarono una clamorosa eliminazione dalla Coppa Italia. E anche se può sembrare impossibile, questa Reyer è squadra ben diversa da quella: e non solo per la vittoria di un trofeo che ha dato fiducia e linfa all’ambiente, ma perché questo roster ora può appoggiarsi sui dei veri leader come Watt, De Nicolao e Tonut.
La guardia giuliana ha ripreso a martellare come aveva fatto a Pesaro, confermando una volta per tutte di essersi messo alle spalle quei fastidi fisici che ne avevano rallentato l’ascesa. Venezia ha in casa probabilmente la miglior guardia italiana e c’è da credere che anche questa scommessa di De Raffaele potrà essere vinta. C’è infatti il marchio di Tonut sul successo vene z i ano in Lomba rdi a : energia, carattere e leadership, palesate specialmente nell’unico momento complicato della sfida, a inizio secondo quarto quando, con le seconde linee in campo, Brescia aveva piazzato un 17-2 che aveva rievocato pessimi ricordi. E invece due giocate del figlio d’arte, in collaborazione con l’amico De Nicolao, e inerzia della gara girata: un pugno nello stomaco della banda di Esposito, che probabilmente ha sofferto più di Venezia dell’assenza del pubblico, ma anche su questo aspetto ci si dovrà fare, purtroppo, un po’ di callo.
Perché l’avventura europea della Reyer continuerà, sì, ma a porte aperte o chiuse, ancora è difficile saperlo: ma quel che conta è che la squadra di De Raffaele marcia spedita verso la parte più interessante e concreta della stagione, concedendosi anche il lusso, come ieri sera, di «sopportare» la serata storta di due colonne portanti come Stone e Daye. Chapeau.