Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Reyer, vittoria e pass nel deserto

Superata Brescia nello «spareggio» a porte chiuse di Eurocup, ora ai playoff c’è Malaga

- Matteo Valente

Dopo la Coppa Italia, la Reyer si prende anche i quarti di Eurocup, sbancando un PalaLeones­sa deserto e continuand­o la scia positiva iniziata con le Final Eight.

Venezia centra un altro obiettivo prezioso e passa il turno con il secondo posto nel girone alle spalle di quella Patrasso che, con la vittoria al Taliercio, ora avrà un abbinament­o decisament­e più favorevole (Tofas Bursa) degli orogranata che se la vedranno con Malaga. Ma questo gruppo ha confermato ancora una volta di avere il pedigree della grande squadra, imponendos­i in una gara ricca di insidie: il surreale silenzio nell’impianto, la prima gara dopo due settimane di sosta e, di fatto, il peso di una vera finale. La vittoria dei greci a Oldenburg ha infatti trasformat­o la sfida del PalaLeones­sa in uno spareggio fratricida, e, per Venezia, in un terribile deja vu di quanto accaduto appena un mese fa quando proprio in terra lombarda Bramos e compagni rischiaron­o una clamorosa eliminazio­ne dalla Coppa Italia. E anche se può sembrare impossibil­e, questa Reyer è squadra ben diversa da quella: e non solo per la vittoria di un trofeo che ha dato fiducia e linfa all’ambiente, ma perché questo roster ora può appoggiars­i sui dei veri leader come Watt, De Nicolao e Tonut.

La guardia giuliana ha ripreso a martellare come aveva fatto a Pesaro, confermand­o una volta per tutte di essersi messo alle spalle quei fastidi fisici che ne avevano rallentato l’ascesa. Venezia ha in casa probabilme­nte la miglior guardia italiana e c’è da credere che anche questa scommessa di De Raffaele potrà essere vinta. C’è infatti il marchio di Tonut sul successo vene z i ano in Lomba rdi a : energia, carattere e leadership, palesate specialmen­te nell’unico momento complicato della sfida, a inizio secondo quarto quando, con le seconde linee in campo, Brescia aveva piazzato un 17-2 che aveva rievocato pessimi ricordi. E invece due giocate del figlio d’arte, in collaboraz­ione con l’amico De Nicolao, e inerzia della gara girata: un pugno nello stomaco della banda di Esposito, che probabilme­nte ha sofferto più di Venezia dell’assenza del pubblico, ma anche su questo aspetto ci si dovrà fare, purtroppo, un po’ di callo.

Perché l’avventura europea della Reyer continuerà, sì, ma a porte aperte o chiuse, ancora è difficile saperlo: ma quel che conta è che la squadra di De Raffaele marcia spedita verso la parte più interessan­te e concreta della stagione, concedendo­si anche il lusso, come ieri sera, di «sopportare» la serata storta di due colonne portanti come Stone e Daye. Chapeau.

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L’Umana Reyer ha vinto a Brescia lo «spareggio» per i playoff, battendo la squadra di Esposito in un PalaLeones­sa a porte chiuse
Eurocup L’Umana Reyer ha vinto a Brescia lo «spareggio» per i playoff, battendo la squadra di Esposito in un PalaLeones­sa a porte chiuse

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