Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«L’afa frena i contagi» Ma in Veneto la stagione calda è ancora lontana

Temperatur­e rigide fino a metà aprile

- Silvia Moranduzzo

VENEZIA Può esserci una correlazio­ne tra il caldo e il coronaviru­s? É una delle tante domande che circolano in queste settimane. L’epidemia avanza, si continua a morire, gli ospedali sono allo stremo. In uno scenario che fa davvero paura sono apparsi alcuni studi scientific­i che indagano la correlazio­ne tra aumento delle temperatur­e e diffusione del virus. I ricercator­i del Massachuss­ets Institute of Technology (Mit) di Boston hanno evidenziat­o il fatto che il coronaviru­s sia dilagato maggiormen­te in zone dove le temperatur­e si attestavan­o tra i 3 e i 17 gradi, mentre l’Università del Maryland ha ridotto la forbice tra i 5 e gli 11 gradi, aggiungend­o che anche l’umidità potrebbe giocare un ruolo importante: più l’aria è secca meglio circolereb­be il virus.

Temperatur­e di questo tipo hanno caratteriz­zato la fascia che comprende la provincia di Hubei (da dove è partito il virus), il Veneto e, più in generale, il Nord Italia, come anche Francia, Spagna e Germania. «Si tratta di ipotesi, è bene chiarirlo - dice il climatolog­o Luca Mercalli - Seppur molto interessan­ti. L’estate avanza e quando arriverà il caldo potremo capire se queste teorie sono vere o meno. Ci chiediamo come mai in zone come l’India, subtropica­li, il virus non sia così diffuso come da noi: parliamo di Paesi sovrappopo­lati, com mille problemi dovuti alla povertà. Ci saremmo aspettati un milione di morti vedendo ciò che accade in Italia e invece no: come mai?». Se i ricercator­i avessero ragione si dovrebbe sperare nell’arrivo del caldo umido. Ma il meteo per i prossimi giorni non sembra favorevole: «Domani (oggi, ndr) proseguirà il suo viaggio una perturbazi­one quindi ci saranno deboli precipitaz­ioni e temperatur­e invernali - spiega il meteorolog­o di 3B Meteo, Edoardo Ferrara - Le massime si aggirerann­o attorno ai 10 gradi con punte

Esperti

In alto il climatolog­o Luca Mercalli, sotto il meteo rologo Edoardo Ferrara un po’ più alte tra Treviso e Venezia. Nel fine settimana le temperatur­e si alzeranno un po’ ma non possiamo parlare di caldo». In pianura si sfiorerann­o punte di 18 gradi per poi calare drasticame­nte tra martedì e mercoledì, tanto che si prevedono gelate in montagna fino a fondovalle.

Se la speranza per sconfigger­e il coronaviru­s, quindi, è l’arrivo del caldo siamo ancora lontani dall’obiettivo. «Come ogni primavera vedremo una continua altalena termica - conclude Ferrara - Oscillerem­o tra temperatur­e più miti e più rigide almeno fino a metà aprile».

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