Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Le raffiche di bora scatenano quattro incendi
Dal Lido di Venezia a Gaggio e Noale alte fiamme spinte dal vento. Danni in tutta la provincia
VENEZIA Quattro incendi, una grondaia strappata via, un albero sradicato, un semaforo caduto. E’ l’effetto bora di ieri. Gli incendi sono scoppiati tutti verso sera tra Gaggio, Spinea, il Lido di Venezia.
Alle 17.35 i pompieri sono dovuti correre a Gaggio di Marcon, in viale Don Luigi Sturzo: 18 operatori, due autopompe, due autobotti e un’autoscala per evitare che il rogo innescato dal crollo di un camino si allargasse a tutta l’abitazione, un’ampia casa singola a due piani. I vigili del fuoco hanno impiegato circa due ore per mettere in sicurezza lo stabile, che fortunatamente era vuoto quando le fiamme sono divampate.
Neanche il tempo di rientrare che la stessa cosa è successa a Spinea, anche in quel caso obbligando i pompieri a una dura lotta per mantenere l’edificio stabile nonostante l’incendio sul tetto.
Il fuoco, alimentato dal forte vento di ieri e favorito dalle poche persone in circolazione, ha avuto moto di crescere anche tra le sterpaglie: prima al Lido di Venezia, intorno alle 20.30, in zona piazzale La Fontaine, dietro ai murazzi di Ca’ Bianca, quindi tra le campagne del Noalese. Sul litorale veneziano le lingue arancioni hanno rappresentato una sfida per i vigili del fuoco, che dovevano contrastare le raffiche di bora per riuscire a spegnere il rogo tra i canneti impedendo che arrivassero alle case vicine e al noto locale «Cosetta». Le squadre della vicina caserma dei vigili del fuoco sono stati impegnati un paio d’ore per riuscire a domare il rogo. La lotta delle autopompe contro le fiamme ha anche acceso qualche polemica tra i residenti affacciati alle finestre, che ipotizzavano un atto di vandalismo sfuggito di mano dietro al rogo serale.
Alle nove di sera, invece, è toccato a Noale, e anche lì lo scontro con le fiamme è stato complicato dal vento.
Le raffiche hanno complicato la giornata dei vigili del fuoco fin dal mattino, tanto che a fine giornata solo dal comando di Mestre si erano registrati almeno una trentina di interventi, tra gli alberi e i rami strappati al Lido, le grondaie volate via e persino qualche palo della luce caduto. Fortunatamente, sempre senza feriti.