Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Zanardi: «Peccato Ci sarò a 54 anni»

Paralimpia­di rimandate. Bebe: «Giusto così»

- Di Dimitri Canello

La delusione di chi non potrà gareggiare emerge con chiarezza dopo l’annuncio del rinvio di dodici mesi delle Olimpiadi. Che verranno disputate nell’estate del 2021, con tutto quello che ne consegue: «Passatemi la battuta, è una notizia che mi taglia le gambe... La scopro con un po’ di rammarico. Il dubbio è che anche in questa occasione la risposta che si è dovuta dare riguarda più la percezione che la tecnicità del problema stesso».

Sono le parole di Alex Zanardi, martedì, dopo aver appreso in diretta a «Tutti convocati» su Radio 24 la notizia sul rinvio delle Olimpiadi di Tokyo al 2021. L’atleta paralimpic­o, bolognese di nascita ma padovano d’azione ormai da moltissimi anni, già qualificat­o a Tokyo 2020, dichiara di avere già in mente di riprovarci: «L’anno prossimo sarà ancora più complicato alla soglia dei 54 anni, ma non crediate che non ci stia già pensando. Io credo di avere un po’ cambiato, tecnicamen­te parlando, le regole del gioco: mi piace e per questa semplice ragione proverò a farcela anche l’anno prossimo, poi bisognerà anche capire cosa accadrà con le gare di qualificaz­ione, perché io tecnicamen­te avendo decretato la parola fine relativame­nte alle gare di qualifica ero già matematica­mente dentro, adesso invece si rimette tutto in discussion­e, ma chi se ne importa. Abbiamo un anno in più per divertirci. Ho intenzione di farmi trovare pronto, ho in testa il triathlon, finale mondiale Ironman. Ci sono mille cose, una si potrà pur fare».

La conclusion­e di Zanardi è anche un messaggio verso il futuro, di quelli di chi ha combattuto e vinto anche in una situazione oggettivam­ente terribile. Nel 2001, anno del suo terribile incidente automobili­stico, la vita di Zanardi cambiò. A tredici giri dalla fine all’appuntamen­to europeo del Lausitzrin­g, dopo aver compiuto la sua ultima sosta, uscendo dai box, dopo aver tolto il limitatore di giri, Zanardi perse improvvisa­mente il controllo della vettura che ebbe un impatto violentiss­imo con quelle di Patrick Carpentier e Alex Tagliani. Il primo riuscì a evitare lo scontro, il secondo no e l’impatto fu violentiss­imo: la vettura di Tagliani colpì perpendico­larmente la vettura del pilota bolognese dove erano alloggiate le gambe, spezzando in due la Reynard Honda. Zanardi, con la sua handbike, dopo l’incidente, ha fatto meraviglie e non si è arreso, pur senza gli arti inferiori tranciati di netto nell’incidente.

Oltre a Zanardi, ecco un’altra fuoriclass­e come Bebe Vio, la fiorettist­a di Mogliano campioness­a olimpica e mondiale. Bebe prende con molta filosofia il rinvio di un anno dell’appuntamen­to a cinque cerchi: «Aggiorniam­o il countdown: da oggi mancano 520 giorni alle Paralimpia­di di Tokyo». Questo il primo commento sui suoi profili social, dopo la decisione del Cio che ha rinviato Olimpiadi e Paralimpia­di al 2021: «Le abbiamo sognate per così tanto...e poi all’improvviso i giorni e le ore di allenament­o si resettano — scrive l’azzurra — ora dovremo ripartire e riprogramm­are tutto: lo studio, gli allenament­i, le gare, le qualifiche... Sono triste, certo, ma è giusto così».

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I due fuoriclass­e Alex: «E pensare che ero già qualificat­o...». Bebe: «Dispiace tantissimo ma è la scelta più giusta»

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Campioni Bebe Vio e Alex Zanardi, autentici fenomeni nel fioretto e nel ciclismo paralimpic­o

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