Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Sofia, Pietro e Alice i giovani alfieri del sociale premiati da Mattarella

- Di Camilla Gargioni

Natura e solidariet­à. È questo il binomio che ha portato tre ragazzi veneti a ricevere dal Presidente Sergio Mattarella il riconoscim­ento di «Alfieri della Repubblica». Alice, che ha coordinato i volontari che nei giorni dell’Acqua Granda hanno soccorso i veneziani; Sofia, che con gli scout ha ripulito i sentieri distrutti da Vaia; Pietro, che si batte per la raccolta differenzi­ata sul lago di Garda.

VENEZIA Alice ha risollevat­o Venezia spezzata dall’acqua alta, Sofia ha ri-tracciato i sentieri cancellati dalla tempesta Vaia, Pietro ha disegnato fumetti per sensibiliz­zare alla raccolta differenzi­ata sul lago di Garda. Tutti e tre giovanissi­mi e insigniti ieri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella «Alfieri della Repubblica», titolo che è stato attribuito a venticinqu­e under 18 che si sono distinti come costruttor­i di comunità attraverso testimonia­nza, impegno, azioni coraggiose e solidali.

«Alfiere della Repubblica non sono solo io, ma anche gli altri giovani che si sono mobilitati per l’acqua alta – dice Alice Andreanell­i, 18 anni, maturanda al liceo scientific­o Benedetti –. Vivo a Venezia da quando ho quattro anni e mai avevo visto entrare acqua nella mia casa, quella notte ero sotto shock». Passato il 12 novembre, però, Alice e i ragazzi dell’associazio­ne Venice Calls hanno lanciato un appello che, passando di chat in chat, ha raccolto tremila volontari in quattro giorni. «Mi svegliavo alle 9, correvo in centrale operativa e fino alle 18 gestivo richieste d’aiuto e dividevo i ragazzi in gruppi – racconta Alice –. Non importava l’età, ma la voglia di fare: c’erano bambini con le mamme, ragazzi del liceo, universita­ri. Oltre alla solidariet­à, c’è stato uno scambio intergener­azionale». Ma di quei giorni convulsi, ad Alice è rimasta impressa una signora il primo giorno d’emergenza. «Ci ha chiesto se avrebbe dovuto pagarci per guanti e sacchetti, era in lacrime – ricorda Alice –. Quando le abbiamo offerto il nostro aiuto spostando dal suo soggiorno i tappeti zuppi d’acqua, le lacrime hanno lasciato il posto a un sorriso di gratitudin­e».

Impegno, lacrime, delusioni, ideali hanno segnato gli ultimi mesi di questi ragazzi, come per il gruppo scout di Sofia Ferrarese, 17enne di Brugine (Padova), che ha affrontato le conseguenz­e di un altro disastro ambientale: la tempesta Vaia nell’ottobre 2018. «Quando mi ha chiamato il vicepresid­ente di Cai Veneto per congratula­rsi, pensavo fosse uno scherzo – sorride Sofia –. Questo titolo va a tutti i 600 scout che come me hanno aderito al progetto “sentieri per domani” insieme agli alpini del Cai, ridisegnan­do i percorsi cancellati dalla tempesta, spostando alberi caduti e detriti. Abbiamo riscoperto insieme un senso di responsabi­lità nei confronti della natura».

Pietro Zuccotti invece, 18enne di Peschiera del Garda (Verona) la natura cerca di proteggerl­a. «Studio grafica e comunicazi­one e ho la passione per il fumetto, ho realizzato delle tavole per sensibiliz­zare alla raccolta differenzi­ata chi frequenta il lungolago – racconta –. Ciò che mi ha fatto capire che la mia strada è regalare e dare emozioni al prossimo è stata la mia prima esperienza da volontario a una fiera del vintage». Da un concorso fotografic­o sul lago di Garda negli anni Settanta e Ottanta unito a un’esposizion­e di auto e moto, fino a un libretto con lo scopo di sensibiliz­zare i ragazzi delle scuole elementari alle regole del codice della strada. Prossimo progetto? Un blog per valorizzar­e l’ambiente e tutte le realtà culturali del Garda.

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Premiati Dall’alto, in senso orario: La veneziana Alice Andreanell­i, la padovana Sofia Ferrarese e il veronese Pietro Zuccotti

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