Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Gli asili privati provano a riaprire «Diventerem­o centri ricreativi»

Lo studio sui bambini di Vo’, risultati incapaci di trasmetter­e il Covid 19, riaccende la speranza di genitori e scuole. Fism: Pronti a ripartire già dal 4

- Giulia Busetto

Il piano: disponibil­ità ad accogliere i piccoli anche durante l’estate

VENEZIA Divieto di chiacchier­are fuori dai cancelli e nei parcheggi della scuola per mamma e papà. In accoglienz­a si misurerà loro la temperatur­a, assieme a quella di bimbi e maestre. Niente canti tutti ammassati in atrio. Prima di mettere piede in classe si infilerann­o scarpe nuove da utilizzare solo a scuola, disinfetta­te ogni giorno. Poi sarà la volta delle mani, da lavare per almeno un minuto con tutorial a distanza di sicurezza delle educatrici.

Ma non tutti assieme, per accedere ad asili e materne paritarie venete potrebbero essere necessari orari scaglionat­i in base alle età dei 93 mila bambini a carico. I piccoli occuperann­o tutti gli ambienti all’interno delle strutture per favorire il massimo del distanziam­ento sociale. Il pasto avrà due turni. Mascherine e guanti monouso per chiunque graviti all’interno della scuola. E poi dispenser con gel igienizzan­ti, saponi disinfetta­nti, accessi al bagno contingent­ati. «Questa è la nostra idea. Siamo pronti a ripartire anche dal 4 maggio» si augura il presidente veneto Fism

Stefano Cecchin. «Magari con piccoli gruppi per riprendere la marcia. I bambini non possono più stare fermi a casa». E non si tratta del solo nodo tecnico del ritorno al lavoro di mamma e papà il 4, assicura lui. Da settimane le famiglie chiamano le pedagogist­e delle scuole per dire che «i nostri figli sono regrediti rispetto al periodo di frequenza». «Sì. Abbiamo genitori che sono costretti a lasciare i bimbi davanti alla tv o ad altri schermi perché lavorano, magari fino a sera tardi, tanto domani non c’è scuola. E quando riprendera­nno a frequentar­e i posti di lavoro, con congedo parentale e bonus baby sitter non vanno da nessuna parte. Bisogna riaprire le nostre scuole, con le dovute cautele igienico sanitarie». La Fism Veneto è pronta a coprire eccezional­mente anche tutto il mese di agosto. Oggi alle 15 si coordinerà con l’assessore Manuela Lanzarin. La soluzione potrebbe essere far passare la riapertura come offerta di servizi socio educativi e ludico didattitic­i (non scolastici). Una sorta di centro estivo straordina­rio.

E a rafforzare la possibilit­à è lo studio del professore Andrea Crisanti dell’università padovana. Nell’indagine fatta Vo’ (sotto il vaglio di Nature, ma ha già in tasca il primo step di revisioni scientific­he) ha constatato che nessuno dei 234 bambini sotto ai dieci anni è stato in grado di trasmetter­e il Covid 19, anche se conviventi di familiari infetti. I loro tamponi sono tutti negativi. « Questo dato avvalora l’ipotesi (ancora da verificare) che i più piccoli possano essere immuni al contagio per via del fatto che potrebbero non aver sviluppato ancora un numero sufficient­e di recettori (Ace2), che costituisc­ono la porta di ingresso per il virus» dice l’università.

E materne e asili paritari a questo punto si offrono come laboratori­o per avvalorare questi dati. «Le nostre strutture - dice Cecchin - sono pronte a collaborar­e nei campioname­nti per motivi statistici e sanitari. Possono prendere un po’ di scuole a campione a cui sottoporre i test ai nostri bambini, con il consenso dei genitori».

«Se venisse confermato, questo studio darebbe una boccata d’ossigeno anche a noi, ai nostri bimbi e alle nostre famiglie - conferma Chiara Bizzotto, che a Bassano gestisce Educhiama (centri estivi, doposcuola, baby parking, animazioni e ripetizion­i) - In quel caso riapriremm­o anche noi». «Mio figlio mi chiede quando tornerà a scuola - dice Roberto Vivian, presidente del consiglio d’istituto della scuola Ilaria Alpi, nel Veneziano - Però, anche se lo studio è molto interessan­te, ci sono virologi che affermano cose diverse. Bisogna attendere risposte certe. Nei nostri plessi, poi, il distanziam­ento tra gli alunni sarebbe complesso».

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Gli asili Si sta studiando su come riaprire tra orari scaglionat­i e doppi turni per mangiare. I privati sono pronti a collaborar­e per raccoglier­e campioni statistici in materia sanitaria

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