Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

La divina Duse «arriva» a casa con fotografie, lettere e dipinti

- Barbara Codogno

Un

viaggio nel tempo da fare comodament­e sul web per scoprire, attraverso foto ed oggetti, lettere e dipinti, l’avvincente e appassiona­ta storia di Eleonora Duse, attrice amata da Gabriele D’Annunzio che per lei aveva coniato l’appellativ­o La Divina. Il Museo di Asolo, nel trevigiano (il sito internet che ospi ta i mater ial i è www.museoasolo.it) con l’iniziativa #iorestoaca­sa inverte la rotta, portando il museo direttamen­te nelle nostre case.

L’occasione è il 96esimo della morte dell’attrice più grande della Belle Époque: dal sito del Museo sarà possibile visitare la sala a lei dedicata e sbirciare – ma anche sognare - tra gli oggetti ai lei cari. La maggior parte dei quali sono giunti al museo grazie alla volontà della figlia Enrichetta che consegnò i cimeli della madre affinché venissero conservati nel paese amato dall’attrice, dove visse gli ultimi anni della sua vita e dove fu sepolta nel 1924: «Amo Asolo – scriveva la Duse - perché non è lontano da Venezia che adoro. Questo sarà l’asilo per la mia ultima vecchiaia, e qui desidero essere seppellita».

Qui troviamo infatti ritratti e fotografie dell’attrice, documenti, appunti e lettere autografe, riconoscim­enti, alcuni mobili di casa, ricordi di famiglia, oggetti di scena e personali come il suo servizio da tè da viaggio. O ancora un prezioso abito nero a maniche lunghe in seta, ricamato con piccole perline in vetro, disegnato e realizzato dalla Maison Redfern di Parigi. Mentre la bilancia in ottone che teneva appesa in casa, stava a simboleggi­are il suo segno zodiacale.

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Una sala del Museo di Asolo dedicata a Eleonora Duse
Mito Una sala del Museo di Asolo dedicata a Eleonora Duse

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