Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Brugnaro: nuovo piano della mobilità «Ci scusiamo, Actv deve sopravvivere»
Il prefetto autorizza presidi di polizia ai pontili più critici. In arrivo 1.200 biciclette. Chiesti più treni
VENEZIA «Dobbiamo scusarci con tutti, con i lavoratori, con i pendolari, con i cittadini per i tanti disservizi. Ma non possiamo mettere altre barche in acqua, se lo facessimo a settembre Actv non esisterebbe più». In due ore di conferenza in streaming il sindaco Luigi Brugnaro, affiancato dal direttore generale di Avm Giovanni Seno, l’ha ripetuto più volte: «L’azienda era davanti a un bivio, come per il Casinò qualche anno fa: o riducevamo i servizi per farla sopravvivere, o mantenevamo tutte le corse e la mandavamo in default, con conseguenti licenziamenti e vendita a privati».
La lunga spiegazione di quella che sarà la «fase due» del comune e della città metropolitana è tornata più volte sul problema del trasporto. Il sindaco ha annunciato per la prossima settimana un Piano della mobilità che tenga conto dei 100 milioni in meno nelle casse di Avm e promuova altre forme di trasporto individuale, puntando su intermodalità e mezzi sostenibili. Uno dei punti saranno nuove piste ciclabili in sede stradale, solo con la segnaletica orizzontale, collegate alle nuove rastrelliere la cui posa è iniziata in questi giorni per l’utilizzo di 1.200 biciclette e 300 monopattini elettrici che l’amministrazione metterà a disposizione con un nuovo progetto dotato di app e tracciamento gps. I parcheggi scambiatori attivati in questi giorni stanno già prendendo piede: se lunedì si contavano cinque auto in via dei Petroli, ieri erano 50.
A livello metropolitano Brugnaro ha chiesto più treni almeno sulle tratte tra Mestre, Padova e Treviso . «È ancora difficile capire quali fasce orarie presentino picchi, i cittadini si stanno ancora organizzando - ha spiegato Seno - Mettiamo già in strada 40 corse bis e altre 80 nei canali, le navette riservate ospedale e Fincantieri stanno funzionando. Ma i costi ci sono: la sanificazioni, l’adeguamento delle fermate, valgono due milioni di euro di costi aggiuntivi quest’anno». Si sta anche discutendo con i tassisti per istituire delle «tariffe sociali», in laguna e in terraferma e con la Regione della droplet distance: la distanza di un metro nei mezzi pubblici si traduce nel 25 per cento della portata di passeggeri. Cosa accadrà il 18 maggio e soprattutto con la riapertura delle scuole a settembre? «In Friuli hanno già alzato al 50 per cento - sottolinea Brugnaro - il governo dovrebbe concederlo anche al Veneto». Intanto, per assicurare che le regole vengano rispettate, il sindaco ha ottenuto dal prefetto l’aiuto delle forze dell’ordine, almeno per gli snodi principali come piazzale Roma, piazzale Cialdini e Marghera. «Stiamo remando in salita — ha detto Brugnaro — abbiamo anticipato i primi mesi di esenzione plateatici, le prime settimane di cassa integrazione, abbiamo potuto farlo perché il nostro bilancio era sano, ma non possiamo continuare se
"Fondi Abbiamo anticipato la cig e l’esenzione dei plateatici, ma se non arrivano fondi da Roma non possiamo più farlo
non arrivano i fondi da Roma. E servirebbe anche un testo unico che metta ordine tra decreti e ordinanze » . Il messaggio è chiaro: «In sicurezza, con le protezioni, a distanza, ma uscite dalle case. I test sierologici al Taliercio su 1500 vigili e volontari non hanno restituito alcun tampone positivo, questa è la realtà». Ca’ Farsetti ha richiamato in servizio duecento dipendenti e ha aumentato di un’ottantina i comunali che lavorano a distanza. Sono stati riaperti i 77 parchi comunali (ma non le aree giochi), con la collaborazione di 300 volontari e 36 diverse associazioni. Anche le biblioteche si avviano alla riapertura: la Querini Stampalia è operativa da lunedì, oggi toccherà a Vez, Marghera e Lido;
sempre domani torneranno disponibili gli orti sociali, come ha spiegato l’assessore al Sociale Simone Venturini. La «pressione» dei cittadini sul Comune è forte. «I contatti con i servizi sociali sono triplicati, le persone chiedono i buoni spesa - abbiamo oltre 6.100 richieste - domandano rassicurazioni sui trasporti — dice Venturini — verificheremo le domande per aiutare ulteriormente le situazioni più a rischio». Anche il portale Dime ha avuto un picco di accessi: oltre 122 mila, il 72 per cento via web; il numero unico 041041 registra fino a mille chiamate al giorno.
Fase 2
Da oggi riaprono le biblioteche, domani gli orti sociali. «Uscite, in sicurezza, ma uscite»