Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Muore ex ballerino della Fenice: è stato il primo ammalato di Venezia

- Giorgia Pradolin Pierfrance­sco Carcassi

VENEZIA Aveva danzato alla Fenice con Carla Fracci e sulle note, dal vivo, di Luciano Pavarotti. Pier Ferruccio Berolo, 83 anni, ex insegnante di danza classica e prima ballerino, si è spento a causa del coronaviru­s ieri a Venezia. E’ stato lui il primo paziente positivo al covid in centro storico. Berolo era stato ricoverato il 14 febbraio nel reparto di Medicina all’ospedale Civile, ricorda la moglie, Jacqueline Munro, anche lei ballerina di danza classica in pensione. «Era il giorno di San Valentino, aveva una brutta influenza e la febbre non andava giù, è andato all’ospedale ma il tampone non gli è stato fatto subito perché ancora non si credeva potesse esserci il covid». La moglie racconta che dopo una settimana di ricovero, Berolo viene portato in terapia intensiva, dove è rimasto per oltre due mesi, fino alla morte, mercoledì. «Era un uomo buono – racconta – divertente e amava parlare». Berolo, bellunese d’origine e veneziano di adozione, aveva studiato danza a Treviso e Parigi prima di entrare nel corpo di ballo della Fenice, dove è rimasto fino al 1981. La moglie l’aveva conosciuta durante un’opera in Svizzera e da quel primo balletto non si sono più lasciati, trascorren­do la loro vita in una casa vicino a San Barnaba. Finita la carriera di ballerini, verso i quarant’anni, hanno insegnato nelle scuole di Treviso e Longarone. «E’ stato un buon papà – dice la figlia Emily tra le lacrime – aveva tanti amici perché sapeva essere un buon confidente, era generoso». Berolo circa quarant’anni fa aveva fondato la scuola «DanzaOltre» a Belluno che ora è retta da una sua allieva. «E’ stato un grande maestro – spiega Elena Posocco, che ora dirige la scuola – fino a pochi anni fa prendeva il treno due volte alla settimana per venire a insegnare».

Martedì sera all’ospedale di Padova è mancata anche Laura Segalina, 42 anni, di Stra, la più giovane vittima del coronaviru­s. Con la sorella Giovanna gestiva il salone «Ego Parrucchie­ri» a Vigonza. Aveva sconfitto il cancro due volte, il covid le è stato fatale. Sulla pagina Facebook del negozio ieri compariva un messaggio: « Mai nessuno sara forte quanto te. A presto angelo nostro, ti ricorderem­o sempre cosi, con il tacco e un sorriso costante stampato in faccia». Lascia il marito Davide e il figlio, la sorella Giovanna e i genitori Graziella e Valerio.

A Noale è morto Gino Pivato, ricoverato all’ospedale per una malattia. Viveva a Moniego ed era molto conosciuto. Se n’è andato a 80 anni: lascia la moglie e due figli. Faceva parte degli ex allievi di Don Orione di Campocroce e da giovane era stato attivo in parrocchia: era impegnato con il giornale «La vita del popolo» e cantava nel coro. La stessa passione per la musica anima il figlio Giovanni, attuale direttore del coro e organista nella parrocchia di Noale. La sindaca di Noale, Patrizia Andreotti, lo ricorda così: «Era una persona gentile e presente, attento alla vita di Noale: quando lo incrociavo dopo la messa della domenica si informava su come andavano le cose in città » . A Favaro ieri è mancato anche Rodolfo Vio, pensionato di 94 anni.

Vittime

A Stra è mancata una mamma di 42 anni. A Noale è morto Gino Pivato

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L’artista Pier Ferruccio Berolo è stato un ballerino della Fenice
 ??  ?? Il nonno Gino Pivato, 80 anni
Il nonno Gino Pivato, 80 anni
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La più giovane Laura Segalini, morta a soli 42 anni

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