Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Progetto Comune nasce il Comitato dei separatisti mestrini
MESTRE Si chiama Comitato Progetto Comune ed è la new entry mestrina del panorama politico (ma al momento non elettorale) in vista delle elezioni amministrative d’autunno. Il comitato civico è nato intorno al nocciolo politico del gruppo di terraferma favorevole al referendum della separazione ma poi ha coinvolto anche unionisti. «Amiamo sinceramente la città nella sua interezza e siamo pragmatici, per quanto continuiamo a pensare che le città necessitino di diversità di approccio», dice la presidente Maria Laura Faccini. Al momento il punto non è candidarsi, anche se nessuno vieterà ai componenti di farlo. Piuttosto, è tracciare un ritratto di ciò che è necessario cambiare. «La città in queste settimane ha manifestato appieno la fragilità della monocultura turistica, perseguita un maniera pervicace negli ultimi anni», esemplifica Faccini. Da sempre di centrodestra, l’ex presidente della Pietà ha un approccio per nulla scontato alle questioni dell’ambiente, del sociale e dell’integrazione. «Non sono temi solo della sinistra – dice – ci può essere un approccio non divisivo e al tempo stesso non negazionista. L’integrazione, ad esempio: 31mila immigrati vivono in terraferma e non si può prescindere dal coinvolgere nella vita pubblica famiglie composte da studenti, imprenditori, lavoratori, madri e che rischiano di restare in un’enclave chiusa ed esclusa». E poi c’è la questione Municipalità: «Sono una palestra di democrazia e bisogna dare loro voce nei confronti di Ca’ Farsetti e centralità nella gestione perché rappresentano i cittadini. Anche la sinistra la pensa allo stesso modo. Perché le buone idee non hanno colore». Progetto Comune dialogherà in un gruppo Facebook chiuso («Per evitare offese e attacchi politici: vogliamo fare opinione, non fomentare fazioni», dice Faccini) ma fuori dal virtuale è aperto ai contributi dei cittadini e posterà le idee per un governo della città con respiro politico su un apposito canale YouTube. «Il candidato che possa fare la differenza, aggregando il mondo civico, ancora non c’è – sospira la presidente – Ci piacerebbe una donna, giovane, in grado di dare una visione d’insieme». ( mo. zi.)