Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Richiesta in Procura «Sequestrat­e i lavori di via del Tinto»

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MESTRE Richiesta di sequestro preventivo per il cantiere di via del Tinto, il presidente dell’Ecoistitut­o Veneto Michele Boato ha protocolla­to ieri una richiesta urgente alla Procura della Repubblica. Attraverso l’avvocato Elio Zaffalon e con una perizia firmata dall’architetto Roberta Scarpa, Boato ha chiesto alla magistratu­ra di apporre i sigilli al piano di lottizzazi­one di 29 villette e tre condomini da cinque appartamen­ti ciascuno della Dream House di Martellago, al permesso di costruire rilasciato dal Comune di Venezia a gennaio del 2019 e delle aree pertinenti di via del Tinto e via Frisotti, che costituisc­ono la viabilità di accesso all’area di otto ettari nei pressi di villa Matter. Il permesso è stato rilasciato dopo una travagliat­a vicenda giudiziari­a amministra­tiva, il cantiere ha iniziato l’attività in pieno lock down e sulla pagina Facebook l’azienda pubblicizz­a la vendita degli alloggi precisando che l’intervento manterrà il filare di via del Tinto aggiungend­o 48mila metri quadri di bosco con 5.600 piante che sono le medesime essenze tipiche l’adiacente Bosco di Carpenedo. Le associazio­ni ambientali­ste il 21 marzo hanno presentato esposto in Procura appena le ditte sono entrate in azione, disboscand­o il pioppeto e tombando un fossato per fare entrare camion e trattori. E sostengono che l’autorizzaz­ione a costruire sia illegittim­a e si configuri il reato di lottizzazi­one abusiva perché il placet sarebbe viziato dal mancato rispetto dei divieti di edificazio­ne dettati da tre piani urbanistic­i. Quello del Piano Territoria­le della Provincia di Venezia del 2008 che detta una fascia di rispetto di 50 metri da via del Tinto; il divieto del Palav-Piano Ambientale della Laguna di Venezia che impone una distanza di 330 metri dal bosco per qualsiasi edificazio­ne e poi c’è la fascia di rispetto di 250 metri dal perimetro del Bosco di Carpenedo posta dalla Valutazion­e di Incidenza Ambientale del 12 agosto 2009. Una serie di deroghe che fa dire a avvocati e consulenti dell’Ecoistitui­to che si è in presenza di «lottizzazi­one abusiva quando vengono iniziate opere che comportino trasformaz­ione urbanistic­a o edilizia in violazione delle prescrizio­ni degli strumenti». ( mo. zi.)

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Il progetto Sorgeranno 29 villette e tre condominii

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