Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Scuola italiana di hotellerie Il primo corso nel 2021
Firmato il protocollo tra Ca’ Foscari, Cdp e Th Resort
VENEZIA La scuola italiana di Ospitalità parte da Ca’ Foscari. È stato firmato ieri il protocollo d’intesa tra l’ateneo, Cassa Depositi e Prestiti e Th Resort per progettare programmi di formazione specializzata nel settore turistico, che diverranno parte integrante dell’offerta formativa dell’università a partire dal prossimo anno accademico.Il protocollo si inserisce nell’operazione di riqualificazione dell’ex ospedale al mare al Lido che, oltre alla scuola di hotellerie, prevede la realizzazione di un albergo di lusso e un resort affidati a Club Med e Th Resort: costo stimato 132 milioni di euro a carico di Cdp. La sede della scuola, infatti, è ipotizzata a fianco del cimitero ebraico, dove un tempo sorgevano i reparti distaccati dell’ospedale. Obiettivo attrarre giovani talenti da tutto il mondo e promuovere lo sviluppo della digitalizzazione a supporto del settore.«L’ospitalità e il turismo rappresentano per Venezia temi centrali del dibattito sul futuro della città — ha dichiarato il rettore Michele Bugliesi — anche in relazione alla tensione che l’economia del settore genera rispetto alle dinamiche che
Il progetto di riqualificazione dell’ex ospedale al Mare. La scuola rientra nel piano interessano la residenzialità, l’artigianato e in generale uno sviluppo organico del tessuto sociale». «La sigla arriva in un momento delicato per il settore, gravemente provato dall’emergenza Covid-19 –—ha aggiunto Graziano Debellini presidente dalla Fondazione Scuola Italiana di Ospitalità e di Th Resorts — in questa situazione è ancora più necessario investire sulla formazione e innalzare i livelli di competenze». La prima iniziativa sarà un ciclo di webinar che partirà il 18 maggio, dedicato agli operatori, per discutere scenari rispetto alle nuove regole di interazione sociale e all’evoluzione del mercato turistico nei prossimi due anni.
Webinar Dal 18 maggio corso sul mercato turistico futuro