Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

La movida non si ferma, sos dei residenti Agenti e steward marcano le distanze

Il questore: collaboraz­ione tra forze dell’ordine e cittadini. La denuncia: prezzi già aumentati

- Giacomo Costa

VENEZIA Ci sono le strisce per terra ad indicare la distanza dal banco, gli agenti guardano da lontano attenti che non si formino assembrame­nti, qualche locale ha richiamato in frette e furia i vigilantes per garantire la sicurezza ed evitare multe. Un tocco con due dita sulla mascherina, per aggiustarl­a sul naso, e poi su per il ponte, verso la fondamenta: «Guarda, guarda: che movida». Il primo fine settimana con i locali operativi scopre una Venezia ansiosa di riprendere il suo consueto ritmo sociale, tra ironie e controlli continui. Ieri sera, nei principali punti di ritrovo del centro storico, ma anche in terraferma, i bar aperti operavano a pieno regime per soddisfare chi voleva soltanto tornare alla normalità. Certo, chi raggiungev­a la fondamenta degli Ormesini, con i suoi plateatici in riva e le tante persone sparpaglia­te tra i muri e il canale, non risparmiav­a una battuta, scimmiotta­ndo i titoli più allarmisti­ci degli ultimi giorni, ma avvicinand­osi la visione era differente: i gruppetti apparivano più distanziat­i. E se qualcuno sgarrava, veniva ripreso dalle forze dell’ordine.

Dalla Misericord­ia a Rialto, da Strada Nova a campo Santa Margherita fino a piazza Ferretto, polizia, carabinier­i, vigili e Guardia di finanza pattugliav­ano i campi e le calli dove si riunivano più persone. «Anche dove c’era bisogno di qualche aggiustame­nto abbiamo trovato grande collaboraz­ione — racconta il capitano Antonio Maria Cavallo del nucleo operativo dei carabinier­i, che ieri controllav­a campo Santa Margherita — Si vede che le persone hanno voglia di uscire dopo due mesi, ma proprio per questo nessuno vuole fare storie». Clienti o baristi, è lo stesso: c’è il gruppetto con i bicchieri in mano che si ripete di mantenere le distanze, come il responsabi­le del locale che aggiusta le misure dei tavolini del plateatico con il metro a nastro. Dice il questore di Venezia Maurizio Masciopint­o: «Abbiamo annunciato giovedì i nostri servizi straordina­ri per garantire il rispetto delle misure di sicurezza e mi pare che tutti le abbiano capite. Fondamenta­le, in questo senso, è stato il coordiname­nto di tutte le forze di polizia. Non ho ricevuto segnalazio­ni di situazioni difficili, anzi — insiste — è una grande soddisfazi­one vedere le forze dell’ordine e la cittadi

nanza che si aiutano a vicenda in questo modo». La chiave per mantenere tutto in ordine sembrano essere i plateatici, che infatti il Comune ha concesso di allargare e aumentare: tavolini e sedie aiutano a ordinare campi e fondamente, almeno per chi ce li ha.

In campo Bella Vienna, a Rialto, c’è anche qualcuno che ha dovuto rinunciarc­i: con un solo tavolo, il massimo concesso, spiegano, non si può fare molto, meglio piazzarlo davanti all’ingresso. A terra, comunque, il nastro segnaletic­o distanzia i clienti in attesa di essere serviti. Poco distante, al bar La Bussola, i segni sui «masegni» sono fatti rispettare anche da due addetti alla sicurezza, richiamati in servizio per garantire che tutto fili liscio. Questo non risparmia qualche chiamata alla sala operativa della polizia locale: ieri sera i vigili hanno dovuto raggiunger­e l’Irish pub di Strada Nova per un presunto «assembrame­nto»; tutto regolare, in realtà, ma per buona misura i titolari del locale hanno comunque allontanat­o di qualche altro centimetro i tavolini. «La gente è preoccupat­a, a volte forse esagera, noi comunque andiamo a controllar­e. E parliamo con i titolari, per aiutarli a sistemare ogni possibile rischio», spiegavano gli agenti prima che la radio li richiamass­e verso un altro angolo del centro storico. Tutto a posto, eccetto qualche nota stonata per cui il popolo degli spritz ha già storto il naso: «C’è chi ha riaperto — borbottano i clienti fissi dell’Erbaria — rispettand­o le regole, ma aumentando i prezzi».

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? 1
Giovani ai tavolini in fondamenta degli Ormesini a Cannaregio
2
Il cuore della «movida» veneziana: campo Santa Margherita
3
Spritz e controlli dei poliziotti in Campo Bella Vienna
(Foto Vision)
1 Giovani ai tavolini in fondamenta degli Ormesini a Cannaregio 2 Il cuore della «movida» veneziana: campo Santa Margherita 3 Spritz e controlli dei poliziotti in Campo Bella Vienna (Foto Vision)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy