Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Questionari agli studenti, primo passo per trasformare gli alloggi turistici
Quanto spendi o quanto saresti disposto a spendere di affitto per un alloggio in centro storico? A seguito dell’emergenza sanitaria, hai mantenuto la tua sistemazione o l’hai dovuta lasciare? Concluso il tuo percorso di studi, ti piacerebbe restare a vivere a Venezia? Quindici quesiti in due questionari diversificati tra studenti già iscritti o che inizieranno a studiare in centro storico il prossimo anno accademico: è il primo passo di «Study in Venice», organo in cui sono riuniti Ca’ Foscari, Iuav, Conservatorio Benedetto Marcello e Accademia di Belle Arti (con l’impegno del Comune e della Città Metropolitana) nato per promuovere percorsi di studio interdisciplinari, che ora tradurrà in pratica il progetto di assegnare gli immobili destinati ad affittanza turistica agli studenti. Partito da una proposta di Iuav il progetto si era concretizzato in un protocollo d’intesa firmato da Iuav, Comune, Confedilizia, Abbav e associazione Agata. Ora spetta agli atenei indagare sull’effettiva domanda e le necessità di un’utenza di circa 30mila studenti tramite i questionari anonimi pubblicati sul sito www.studyinvenice.it. È poi in cantiere un nuovo accordo, da proporre a Soprintendenza e Mibact, per riqualificare e rendere più efficienti gli immobili destinati alla residenzialità, tenendo conto degli interventi necessari, dal sistema delle fognature all’antincendio, per poter offrire una migliore scelta di soluzioni abitative. (c. ga.)