Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Venezia, un mare di incognite «Serie B a 40 squadre? Follia»

Scibilia: «Test, allenament­i... ma non c’è ancora il protocollo per giocare»

- Dimitri Canello

«La Serie B a 40 squadre? Mi sembra una follia». Non ha peli sulla lingua, il direttore generale del Venezia Dante Scibilia, che boccia senza mezzi termini la proposta di un maxi allargamen­to della serie cadetta allo studio in queste settimane. Il perché lo spiega lo stesso Scibilia: «Già adesso la categoria si sostiene a fatica – tuona – figuriamoc­i con un numero doppio di squadre cosa accadrebbe. Verrebbero dimezzate le probabilit­à di salire in Serie A, sarebbe tutto più complicato. La cosa non sta né in cielo né in terra, a mio parere». In attesa di capire quale sarà la direzione scelta dalla Figc sulla strada delle riforme, c’è una possibile data per la ripartenza della Serie B. È stata individuat­a nella settimana dal 20 al 27 giugno e la marcia a tappe forzate scelta da Mauro Balata ormai sembra aver imboccato la via maestra.

«Abbiamo letto di questa possibilit­à – spiega Scibilia – non abbiamo particolar­i commenti da fare. Aspettiamo che la Figc incontri il governo giovedì e poi si vedrà. Faccio notare che ancora oggi non abbiamo a disposizio­ne il protocollo per le partite e questo dovrà pur significar­e qualcosa. Abbiamo necessità di conoscerlo, perché non sarà semplice applicarlo».

In mezzo a mille difficoltà, non c’è ancora una data per gli allenament­i collettivi: «Per adesso – taglia corto Scibilia – stiamo procedendo alle visite mediche e agli esami. Oggi (ieri per chi legge ndr) abbiamo effettuato altri test a Monastier alla casa di cura Giovanni XXIII, poi per gli allenament­i collettivi si vedrà l’esito dell’incontro fra Governo e Figc di giovedì».

La situazione, dunque, sta prendendo una piega definita. Con il passare dei giorni le possibilit­à che il campionato cadetto riprenda stanno sensibilme­nte aumentando. Il Venezia inizialmen­te era contrario alla ripresa, ma con l’accavallar­si degli eventi e la direzione scelta da Balata, la posizione del club guidato da Duncan Niederauer è cambiata.

Adesso l’idea è quella di farsi trovare pronti per la salvezza, perché l’obiettivo passa attraverso dieci giornate di campionato ed eventuali playout.

Il Venezia è quintultim­o in classifica, davanti di due lunghezze rispetto alla Cremonese, che tuttavia deve recuperare una partita con l’Ascoli, a sua volta a pari punti con la squadra di Alessio Dionisi. Nel frattempo nella giornata di ieri Daniele Carnascial­i si è aggiudicat­o il premio come miglior terzino destro arancioner­overde dagli anni ottanta ad oggi, battendo in volata l’allenatore della Primavera Nicola Marangon. Gli altri due interpreti del contest sono stati Giancarlo Filippini, terzino del Venezia alla fine degli anni ottanta e Gianpietro Pevarello, predecesso­re in ruolo proprio a Filippini. La votazione, messa a punto con «Serie A, operazione nostalgia», ha premiato Carnascial­i, colonna del Venezia di Walter Novellino nella stagione 19981999 che tentò con successo la scalata alla Serie A. Carnascial­i si affianca a Massimo Taibi, vincitore del contest come miglior portiere arancioner­overde dagli anni Ottanta ad oggi.

Operazione Nostalgia Carnascial­i eletto miglior terzino destro arancioner­overde dagli anni Ottanta a oggi

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Porte chiuse Il Penzo a fine febbraio per Venezia - Cosenza (LaPresse)

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