Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Niente sole sull’arenile «Tolleranza zero» Il rebus spiaggia libera

Linea comune nei sindaci. Jesolo, nuovo portale on line

- Andrea Rossi Tonon

VENEZIA «La spiaggia libera preoccupa un po’, perché non possiamo conoscere con precisione i flussi dei pendolari». Mentre sugli stabilimen­ti si curano gli ultimi dettagli, nei Comuni del litorale tiene banco il tema delle zone non attrezzate. Ieri, a margine della presentazi­one della nuova brand identity e del nuovo portale della città, il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia ha annunciato che entro la prossima settimana emanerà l’ordinanza per l’uso del demanio marittimo che prevederà l’obbligo di prenotazio­ne anche per le zone libere. La soluzione sarà grosso modo quella condivisa con gli altri Comuni costieri e partire da Bibione: posti spiaggia numerati, ma non attrezzati, che assicurino il rispetto delle linee guida della Regione. L’accesso a questi tratti continuerà ad essere gratuito ma dovrà essere prenotato — anche in loco — e quindi non illimitato. Il rischio è che gli habitué di uno specifico tratto potrebbero essere costretti a cambiare zona in alcune giornate particolar­mente affollate.

Ciò che quest’anno non sarà assolutame­nte concesso è lo stazioname­nto lungo la battigia. La legge regionale 33 fin dal 2002 non ammette «installazi­oni di alcun tipo, né disposizio­ni di ombrelloni, o sedie a sdraio o qualsiasi altra attrezzatu­ra anche se precaria», ma negli anni si è consolidat­a una certa elasticità nonostante l’estate scorsa le amministra­zioni di Cavallino e Caorle misero in campo un’importante campagna di sensibiliz­zazione. «È un fenomeno che è sempre stato tollerato, su cui abbiamo in passato intensific­ato i controlli — spiega Luciano Striuli, sindaco du Caorle — Quest’anno non sarà consentito nemmeno da noi. In quel tratto vorremmo si potesse svolgere solo l’attività di noleggio dei pedalò, ma ne stiamo discutendo con la Capitaneri­a di porto». La parola d’ordine per l’estate all’epoca del coronaviru­s è tolleranza zero: «Qualora non si prenoti un posto spiaggia non si potrà accedere all’arenile per stazionare, ma solo per una passeggiat­a o un bagno», spiega Zoggia. E lo stesso sarà nelle altre spiagge. Vietato dunque stendersi con l’asciugaman­o sulla riva o sopra i pontili. L’amministra­zione jesolana metterà a disposizio­ne tutte le informazio­ni sulle modalità di accesso all’arenile nel suo nuovo portale jesolo.it, rinnovato nella veste grafica e costruito intorno ai concetti di destagiona­lizzazione, differenzi­azione, delocalizz­azione e digitalizz­azione. La piattaform­a consentirà di prenotare il pernottame­nto ma a n c h e d i scoprire gli angoli nascosti di Jesolo e dei territori limitrofi, alcuni promossi come ideali per i matrimoni, gli eventi in prog r amma e le esperienze enogastron­omiche.

Per gli stabilimen­ti in crisi e con la scadenza dell’Imu in arrivo ( salvo decisioni dei singoli comuni di rinviarla), una buona notizia arriva dalla commission­e tributaria di Venezia. Nei mesi scorsi Venezia Spiagge, partecipat­a di Ca' Farsetti che gestisce una parte del litorale del Lido, ha infatti sconfitto l’Agenzia delle Entrate che chiedeva di pagare l’Imu sulla base del canone di concession­e demaniale, comprenden­do dunque anche l’arenile. Tesi a cui la società, assistita dallo studio legale e tributario GBA, si era opposta, così come aveva ritenuto esagerata la stima per le capanne. La commission­e tributaria ha annullato l’avviso di accertamen­to catastale e auspicato ulteriori indicazion­i.

Imu

La sentenza dei giudici tributari: non va calcolata anche la battigia

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In preparazio­ne Operai al lavoro per «piantare» gli ombrelloni nella spiaggia di Jesolo. Pronta l’apertura degli stabilimen­ti

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