Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Niente sole sull’arenile «Tolleranza zero» Il rebus spiaggia libera
Linea comune nei sindaci. Jesolo, nuovo portale on line
VENEZIA «La spiaggia libera preoccupa un po’, perché non possiamo conoscere con precisione i flussi dei pendolari». Mentre sugli stabilimenti si curano gli ultimi dettagli, nei Comuni del litorale tiene banco il tema delle zone non attrezzate. Ieri, a margine della presentazione della nuova brand identity e del nuovo portale della città, il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia ha annunciato che entro la prossima settimana emanerà l’ordinanza per l’uso del demanio marittimo che prevederà l’obbligo di prenotazione anche per le zone libere. La soluzione sarà grosso modo quella condivisa con gli altri Comuni costieri e partire da Bibione: posti spiaggia numerati, ma non attrezzati, che assicurino il rispetto delle linee guida della Regione. L’accesso a questi tratti continuerà ad essere gratuito ma dovrà essere prenotato — anche in loco — e quindi non illimitato. Il rischio è che gli habitué di uno specifico tratto potrebbero essere costretti a cambiare zona in alcune giornate particolarmente affollate.
Ciò che quest’anno non sarà assolutamente concesso è lo stazionamento lungo la battigia. La legge regionale 33 fin dal 2002 non ammette «installazioni di alcun tipo, né disposizioni di ombrelloni, o sedie a sdraio o qualsiasi altra attrezzatura anche se precaria», ma negli anni si è consolidata una certa elasticità nonostante l’estate scorsa le amministrazioni di Cavallino e Caorle misero in campo un’importante campagna di sensibilizzazione. «È un fenomeno che è sempre stato tollerato, su cui abbiamo in passato intensificato i controlli — spiega Luciano Striuli, sindaco du Caorle — Quest’anno non sarà consentito nemmeno da noi. In quel tratto vorremmo si potesse svolgere solo l’attività di noleggio dei pedalò, ma ne stiamo discutendo con la Capitaneria di porto». La parola d’ordine per l’estate all’epoca del coronavirus è tolleranza zero: «Qualora non si prenoti un posto spiaggia non si potrà accedere all’arenile per stazionare, ma solo per una passeggiata o un bagno», spiega Zoggia. E lo stesso sarà nelle altre spiagge. Vietato dunque stendersi con l’asciugamano sulla riva o sopra i pontili. L’amministrazione jesolana metterà a disposizione tutte le informazioni sulle modalità di accesso all’arenile nel suo nuovo portale jesolo.it, rinnovato nella veste grafica e costruito intorno ai concetti di destagionalizzazione, differenziazione, delocalizzazione e digitalizzazione. La piattaforma consentirà di prenotare il pernottamento ma a n c h e d i scoprire gli angoli nascosti di Jesolo e dei territori limitrofi, alcuni promossi come ideali per i matrimoni, gli eventi in prog r amma e le esperienze enogastronomiche.
Per gli stabilimenti in crisi e con la scadenza dell’Imu in arrivo ( salvo decisioni dei singoli comuni di rinviarla), una buona notizia arriva dalla commissione tributaria di Venezia. Nei mesi scorsi Venezia Spiagge, partecipata di Ca' Farsetti che gestisce una parte del litorale del Lido, ha infatti sconfitto l’Agenzia delle Entrate che chiedeva di pagare l’Imu sulla base del canone di concessione demaniale, comprendendo dunque anche l’arenile. Tesi a cui la società, assistita dallo studio legale e tributario GBA, si era opposta, così come aveva ritenuto esagerata la stima per le capanne. La commissione tributaria ha annullato l’avviso di accertamento catastale e auspicato ulteriori indicazioni.
Imu
La sentenza dei giudici tributari: non va calcolata anche la battigia