Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Fallimento di Campione sotto accusa Pagan e il cda Ipotesi di falso in bilancio

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VENEZIA Un dissesto da 61 milioni per il Comune di Campione d’Italia causati da una serie di illeciti nel rapporto con il Casinò, portato al fallimento nel 2018 con 130 milioni di euro di debiti, lasciando a casa 500 dipendenti. Tra gli indagati c’è anche l’ex amministra­tore delegato Carlo Pagan, il manager veneziano che ha gestito Ca’ Vendramin Calergi e Ca’ Noghera tra il 2006 e il 2009. Falso e comunicazi­oni sociali il reato contestato a Pagan così come ai componenti del cda oltre a sindaci e revisori dei conti. Un’accusa che già cinque anni fa era stata archiviata nella precedente inchiesta (2014/2015). L’indagine della Procura di Como e della guardia di Finanza era nata in seguito a un esposto presentato tre anni fa dall’allora sindaco di Campione Roberto Salmoiragh­i in pieno contrasto con l’operato dell’amministra­tore delegato del Casinò. Il problema è stata la riduzione della quota che la casa da gioco versava all’amministra­zione comunale. Non a caso le accuse oggi riguardano la rinuncia a crediti da parte del Casinò per un ammontare di 61 milioni di franchi tra 2013 e 2015, oltre ad altri 30 milioni del 2012 che poi hanno causato «il dissesto finanziari­o ed economico dell’ente nel 2018. Dal canto suo Pagan e il cda è accusato di aver falsificat­o il bilancio in modo da far sì che il passivo fosse minore della realtà. Ora il manager ha tre settimane di tempo per preparare la sua memoria difensiva. ( f. b.)

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Archiviato Nel 2015 su una inchiesta simile le accuse furone archiviate

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