Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Muore nella stanza d’ostello l’ipotesi dell’overdose Eroina gialla, torna la paura
MESTRE Quando sono arrivati i sanitari del 118 era già troppo tardi. Lo hanno trovato già privo di vita, hanno solo potuto chiamare la polizia per aiutarli a chiarire una morte quasi inspiegabile, se non riaccendendo l’allarme overdose. Ieri mattina, in una stanza dell’ostello A& O di via Ca’ Marcello, un uomo di circa cinquant’anni è stato trovato morto. Nella camera, assieme a lui, anche un’altra persona, e proprio questo ha subito escluso l’ipotesi di un gesto estremo. La vittima risultava in salute, al netto di qualche leggero scompenso cardiaco, quindi anche la teoria del malore improvviso non convince gli inquirenti. L’uomo, M.T., sarebbe residente nel Padovano, ma non sono chiare le ragioni per cui avesse deciso di venire a Mestre. Nella stanza dell’ostello gli agenti delle Volanti avrebbero individuato alcune tracce di stupefacente, ultimo tassello per sospettare un caso di overdose, l’ultimo di una lunga striscia. Il pm Giorgio Gava ha disposto l’autopsia proprio per chiarire senza alcun dubbio la causa del decesso. Intanto però Mestre teme il ritorno della famigerata «eroina gialla», una varietà di stupefacente molto forte — e per questo in grado di spingere i tossicodipendenti a una dipendenza marcata — ma anche molto pericolosa, che negli ultimi due anni ha causato tanti decessi da portare la terraferma veneziana al vertice della poco edificante classifica nazionale delle morti per droga. (gi. co.)