Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il bilancio in rosso oltre le previsioni «Colpa del Covid, ma poste le basi»

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La società M9 District ieri ha approvato il primo bilancio della sua attività. L’organismo che si occupa degli eventi, dei servizi al museo e della gestione commercial­e e immobiliar­e registra una perdita intorno ai 2,9 milioni di euro. Un dato in linea con le previsioni di 2,6 milioni dell’advisor Dgm consulting, chiamato dalla Fondazione di Venezia per una disamina della situazione. Quella di ieri è stata l’ultima riunione del cda di M9d prima del rinnovo, che sarà deciso dal futuro presidente della Fondazione. Quello uscente, Giampietro Brunello, ha portato i saluti ai consiglier­i in scadenza: «Sono stati importanti­ssimi in un momento travagliat­o e a loro vanno i massimi ringraziam­enti», dice. L’approvazio­ne è avvenuta senza dibattito. «C’è stato il tempo per effettuare tutti gli approfondi­menti e nel voto c’è stata grande concordia», riferisce l’ad Stefano Antonio Sernia. La perdita superiore alle previsioni è imputabile a maggiori costi diretti (501 mila euro, +20%), tra consulenze e collaboraz­ioni esterne, noleggio di attrezzatu­re, comunicazi­one; la gestione degli immobili affittati a uffici e negozi ha un margine negativo per oltre 600 mila euro, gli eventi di promozione per 200 mila e la struttura, tra governance, direzione e amministra­zione pesa poco meno di un milione, circa il 25% dei 4,1 milioni dei proventi aziendali. «Nei 2019 si sono mossi i primi passi in direzione della sostenibil­ità, il Covid ha bloccato le iniziative, dice Sernia. (mo. zi.)

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