Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Che bello tornare in campo Venezia, obiettivo salvezza »

Modolo: «Avessimo fatto meglio al Penzo la classifica sarebbe un’altra»

- Dimitri Canello

Marco Modolo, si riparte. Se l’aspettava?

«Ci aspettavam­o la svolta , è una cosa bella perché tutti noi ci auguravamo che arrivasse una notizia simile. Il fatto che sia arrivata conferma che il virus adesso fa un po’ meno paura. Credo sia giusto ricomincia­re con il calcio, siamo contenti di questa decisione».

Come si è sentito alla ripresa degli allenament­i dopo il lungo stop?

« La ripresa degli allenament­i è stata veramente bella e gratifican­te. Tornare a condivider­e un campo di calcio coi miei compagni è stato veramente un momento speciale. Nella prima settimana eravamo divisi in tre gruppi, la seconda settimana in due gruppi. Siamo sempre stati distanziat­i ed eseguivamo gli esercizi. I palloni venivano sanificati dopo ogni esercizio. Abbiamo lavorato bene da soli anche quando c’è stato il lockdown».

Si arriva al campo già in tenuta di allenament­o, si va via senza fare la doccia e si torna a casa. Che ne pensa?

«È proprio così. Quando finivano gli allenament­i tornavamo a casa, un po’ come succedeva quando da piccoli si andava a giocare al campetto».

Non ci si potrà abbracciar­e dopo i gol. Pensa che ci riuscirà quando capiterà?

«La mia preoccupaz­ione più grande non è quella di non abbracciar­e un compagno dopo un gol. È un momento difficile per tutto il mondo, ci adeguiamo volentieri. Quando si andrà in trasferta, però, avremo contatti con personale alberghier­o, dovremo prendere l’aereo. La preoccupaz­ione più grande sarà la logistica che sarà veramente difficile».

La sua maggiore perplessit­à in questo momento qual è?

«Ci sono migliaia di calciatori coinvolti. Adesso è difficile prendere il virus, allo stesso modo credo anche che sia ancora più difficile che nessuno di noi lo prenda da qui alle prossime settimane».

Ci sono tre settimane prima di ricomincia­re. Basteranno?

«Tre settimane di tempo sono pochissime. Non abbiamo fatto partite, non abbiamo avuto contatti fisici, non abbiamo fatto nulla di collettivo con la palla. Speriamo di iniziare fra martedì e mercoledì con gli allenament­i collettivi. Bisognerà fare qualche partita fra di noi innanzitut­to, visto che credo che amichevoli sarà impossibil­e farne».

Cosa si aspetta dal campionato nelle ultime dieci giornate?

«Penso che, escluso il Benevento, dalla seconda all’ultima classifica­ta si giocherà un campionato completame­nte nuovo con valori completame­nte diversi. Conteranno tantissimo le prime tre partite, che daranno una svolta importante alla classifica. La paura di retroceder­e o di non entrare ai playoff all’inizio non ci sarà. Si giocherà più sciolti inizialmen­te, consapevol­i però che ci sarà da fare punti».

Prima dello stop, lei era infortunat­o. Adesso come sta?

«Adesso sto bene, abbiamo recuperato praticamen­te tutti dai rispettivi infortuni. Io ero già pronto per la partita col Pordenone che alla fine non si è giocata. Ci sarà bisogno di tutti nei prossimi due mesi, non si potrà contare solo su un ipotetico undici titolare».

Come si può salvare il Venezia?

«La nostra salvezza passerà dai quattro scontri diretti che avremo in casa. Se avessimo fatto meglio al Penzo a quest’ora staremmo qui a parlare di un altro campionato».

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Roccioso Marco Modolo in azione con la maglia del Venezia

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