Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
The Beards un nuovo disco e un docufilm folk
Il progetto della band della Riviera del Brenta. Molti gli ospiti illustri, a partire da «Professor Louie», già produttore di The Band. «Partiamo da territorio»
Come band, The Beards, ha avuto il talento raro di raccontare le storie del proprio territorio, la Riviera del Brenta, vestirle di un linguaggio musicale diverso come il folk rock americano e farle conoscere in tutto il mondo. Emanuele Marchiori e Massimiliano Magro, i due pilastri del gruppo, dopo sette album sono arrivati al progetto più ambizioso, un nuovo album, «Against All Odds», inseparabile dal documentario Dolo Riverside che ne racconta la genesi attraverso i suoi protagonisti internazionali e che resterà come elemento di marketing territoriale per la città di Dolo, Venez i a . « I l proge t to “Dolo Riverside Recording Project” è più di un disco e di un documentario – spiega Emanuele Marchiori – le due cose infatti sono nate assieme e assieme racconteranno la nostra musica e la nostra regione in tutto il mondo».
L’album di debutto de The Beards «Mephisto Potato Sauce», ispirato alle leggende contadine della Riviera del Brenta e pubblicato nel 2006, aveva aperto ai due musicisti la strada per gli States grazie ad un suono che si declinava tra blues, country e folk. Un album che gli ha catapultati in una tournée di 18 date negli
Stati Uniti, dalla Florida all’Ohio fino a New York, arrivando a suonare con il batterista de The Band, Levon Helm.
Dopo l’esordio, altri dischi come « Diggin’ Fingers » (2008), «Widmann’s Mansions», registrato a Villa Widmann di Mira (2012), «Muskito» (2013) ed «El Brigante» (2014), primo e unico disco in italiano. Cambio di etichetta e ancora la prima raccolta (con inediti) del gruppo, « Spaghetti Americana» e un album esclusivamente in vinile «The Beards» con la partecipazione di Jim Diamond, musicista di Detroit, proprietario di Ghetto Recorders e produttore, tra gli altri, dei primi White Stripes.
Dopo il passato, il futuro. Un anno e mezzo fa, dagli States arrivano in città Aaron «Professor Louie» Hurwitz, produttore degli ultimi dischi di The Band, candidato a tre Grammy, Jim Diamond e la cantante newyorkese Marie
Spinoza. I tre si uniscono a Marchiori e Magro e si ritirano per due settimane, grazie al supporto dell’assessore della Cultura di Dolo, Matteo Bellomo, in una sala della biblioteca di Villa Concina trasformata, per opera del fonico Franz Fabiano, in uno studio di registrazione. Qui, i musicisti lavorano, suonano e registrano le 13 tracce di «Against All Odds» mentre, dodici ore al giorno, sono ripresi dalle videocamere del regista Stefano Wiel, realizzando così i materiali che diventeranno il documentario «Dolo Riverside». «“Against All Odds”, affronta, in lingua inglese e con musicisti internazionali, una serie di storie, personali o legate al territorio che sono unite nel concept del titolo: riuscire a realizzare qualcosa contro ogni previsione – continua Marchiori – storie come quella di“The Up land soldiers”, due fratelli disertori che morirono sull’Altopiano di Asiago, o di “Longtime rider”, un truffatore che si fingeva investitore e poi spariva, mandando in miseria intere famiglie come quella di mia nonna». La nascita del disco, in uscita entro l’anno, è raccontata dal documentario Dolo Riverside, realizzato in inglese (sottotitolato in italiano) e narrato da Professor Louie. Il film sta partecipando a festival in mezzo mondo, dalla California alla Tanzania e al Giappone, e in autunno sarà rilasciato su una piattaforma video come Netflix.