Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Terzo giorno di code e proteste Seno: 3.700 corse, saliranno ancora
Brugnaro: «Sono arrivati anche 200 tedeschi, bravi». Alle Gallerie oltre mille visitatori
VENEZIA Terzo giorno di code a Venezia, dal ponte della libertà bloccato alla Basilica di San Marco, con gente in attesa di entrare fino all’orario di chiusura. Alberghi e appartamenti sono ancora vuoti, quasi tutti i musei non hanno riaperto, ma migliaia di veneti sono arrivati anche ieri dopo il pienone di sabato e i disagi di domenica. Non solo veneti: ieri sera il sindaco Luigi Brugnaro, ospite del Tg2 ha detto che domenica sono arrivati in città anche 200 turisti tedeschi. «Non mi chiedete come hanno fatto — ha detto il sindaco — i tedeschi non li ferma nessuno. Bravi, vi vogliamo bene».
A fermare il flusso continuo di macchine sul ponte della Libertà, invece, ci hanno pensato i vigili quando la coda è arrivata all’altezza del monumento dei cannoni.
I numeri parlano chiaro. In piazzale Roma solo l’autorimessa comunale ha ospitato 800 macchine con automobilisti dirottati prima al Tronchetto, poi a San Giuliano e al park Petroli, quest’ultimo quasi esaurito con oltre 250 auto parcheggiate e 400 persone trasportate con le navette. Il blocco temporaneo della viabilità sul ponte ha causato qualche ritardo sulle corse di linea Actv e l’ondata degli arrivi in centro storico si è riversata anche sui mezzi pubblici. Tante le foto e i video postati sui social (con la gaffe del Pd che domenica ha postato la foto di un assalto di cicloamatori ad un pontile Actv come fosse Venezia, ma era Chioggia) pieni di gente infuriata.
Avm ha risposto al terzo giorno d’assalto con 3.700 corse in campo, di cui circa due terzi nel settore dell’automobilistico e un terzo nella navigazione. Solo
"Baretta Serve un sistema di prenotazione del turismo giornaliero
il giorno prima, domenica, le corse erano state circa 3.500 e la situazione ieri è un po’ migliorata, anche se non sono mancati disagi e proteste alle Fondamente Nove per le linee dirette alle isole di Murano e Burano - in un caso anche con l’arrivo dei carabinieri - e da parte di chi è rimasto a terra dalla linea 31 sulla tratta Pellestrina-Chioggia e dai vaporetti diretti al Lido. «Rispetto alla settimana scorsa abbiamo potenziato del 35% il servizio di navigazione – spiega Giovanni Seno, direttore generale di Avm – se prima eravamo ad un servizio al 50%, oggi siamo all’85%». Dall’8 giugno ci sarà un nuovo incremento di personale e di corse. «Vorremmo sapere quale meccanismo mentale – aggiunge Seno - porta a lamentarsi se non c’è turismo, a lamentarsi se c’è turismo, a non lamentarsi quando si fanno le code al supermercato o in posta, ma a manifestare grande stupore perché si fanno le code per i mezzi Actv , per cause non nostre ma per la ridotta capacità dei mezzi». «Voglio ringraziare tutti per il grande sforzo fatto per gestire queste giornate intense — ha detto il sindaco — Venezia sta ripartendo, continuerò a battermi perché nelle stanze del potere si capisca l’importanza di difendere la filiera del turismo».
Le vendite dei biglietti di Avm non sono state quelle sperate ieri, a differenza delle Gallerie dell’Accademia che hanno visto un boom di accessi nel week-end: domenica 682 visitatori e sabato oltre 400. Numeri notevoli se si considera che le norme Covid impongono che i visitatori non siano più 400 per volta ma solo 130.
Qualche scena di degrado in città si è registrata anche ieri, con i turisti seduti sugli scalini delle rive di San Marco, in piazzetta dei Leoncini o tra le Procuratie di San Marco, qualche pic-nic volante e molte proteste da parte dei veneziani sui social. «Sono tornati i veneziani che si lamentano dei turisti – dice Claudio Scarpa, direttore Ava – ma questi sono al 50 per cento abitanti della Città metropolitana. Occorre avere un po’ di pazienza ed elasticità, ma può essere il momento giusto di ripensare alla gestione degli accessi a Venezia». Scarpa si riferisce al progetto del professor Leonardo Benevolo per la gestione del turismo escursionista su terminal periferici rispetto a Piazzale Roma. «Non si può lasciare al caso la regolazione dei flussi — dice il sottosegretario Pier Paolo Baretta, candidato sindaco del centrosinistra — ben venga il turismo di prossimità, va stimolato, ma serve un sistema di prenotazione del turismo giornaliero». Che per ora sia ancora solo giornaliero lo conferma anche Ondina Giacomin, presidente Associazione Abbav : «Le prenotazioni nelle città d’arte sono pochissime, ne abbiamo una manciata per giugno a differenza di Jesolo».