Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Ordina anche le pizze per entrare in casa dell’ex Il gip: stia lontano da lei
MESTRE Telefonate, pugni sulla porta di casa, vere e proprie aggressioni, un intero repertorio di ossessioni e persecuzioni, chiuso solo grazie all’intervento degli agenti del commissariato di Mestre. Tre giorni fa i poliziotti hanno finalmente dato seguito alle tante denunce di una donna mestrina, da tempo tormentata dall’ex marito cinquantenne, mai rassegnatosi alla fine della loro storia, che ora invece sarà costretto a restare a duecento metri da lei e ad evitare i luoghi che frequenta la donna. L’ex marito negli ultimi mesi si era presentato giorno e notte davanti all’abitazione, aveva spremuto il campanello oltre la soglia della sopportazione, ha colpito l’uscio con calci e pugni, è persino arrivato a stendersi davanti al basculante del garage per impedire all’ex moglie di uscire con l’automobile. E, quando era riuscito a trovarsi faccia a faccia con lei, non ha esitato ad aggredirla. In più occasioni, poi, l’uomo ha persino ordinato delle pizze a domicilio a nome della ex, fornendo l’indirizzo di lei; poi, quando il fattorino arrivava con l’ordinazione, lui cercava di approfittare di quello spiraglio per entrare in casa. Un’idea degna di un film, che non sembra aver mai funzionato a dovere ma ha avuto comunque l’effetto di costringere la donna a vivere nella continua preoccupazione, agitata da ogni trillo del citofono. Venerdì la svolta: i poliziotti hanno notificato al cinquantenne la misura cautelare decisa dal magistrato, lui non potrà più avvicinarsi entro duecento metri all’ex moglie, dovrà aver cura di evitare tutti quei posti che sa essere frequentati da lei e non potrà in alcun modo cercare di contattarla, né direttamente, né indirettamente. Se violerà queste disposizioni per l’uomo si potrebbe aprire un quadro molto più grave e una pena meno permissiva.