Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Cura dimagrante per il cda di M9 In pole Santini, mano tesa a Ferlenga

Bugliesi prepara il piano per la Fondazione: risalto alla vocazione culturale

- Monica Zicchiero

VENEZIA Una drastica cura dimagrante per il consiglio d’amministra­zione della società M9 Distretto, proprietar­ia del museo e del complesso commercial­e e immobiliar­e di via Poerio. E risalto alla vocazione culturale del progetto che ruota intorno al museo digitale del Novecento, per il quale il miglior marketing è la sua identità. Sono due assi centrali del programma del neo eletto presidente di Fondazione di Venezia Michele Bugliesi, designato dal consiglio generale a grande maggioranz­a, ad eccezione di quattro consiglier­i (i quattro i nominati su indicazion­e del sindaco veneziano e metropolit­ano). Il rettore uscente di Ca’ Foscari la prossima settimana illustrerà alla città le linee del suo mandato. Il riassetto della governance e le nuove nomine sono una delle chiavi di volta per snellire i costi e far lavorare in sinergia M9d e Fondazione M9, come suggerito dall’analisi dell’advisor Dgm di Milano, che ha proposto di adottare due cda gemelli, formati dal presidente di Fondazione di Venezia, un amministra­tore delegato per commercial­e e immobiliar­e, l’altro esperto di cultura, mostre, musei ed eventi. Oggi M9d ha un presidente (Luigi Magistro), due ad (Edmondo Pasquetti e Stefano Antonio Sernia, esperto di bilanci che è e resta segretario generale di Fondazione di Venezia) e quattro consiglier­i. Bugliesi starebbe pensando ad un organismo più asciutto, con un amministra­tore unico. E qui il pensiero corre a Tommaso Santini già amministra­tore delegato di Vega, che ha effettuato una ricognizio­ne del patrimonio di Fondazione e uno studio sulla sua possibile valorizzaz­ione non solo per il distretto di via Poerio (che ha un margine negativo di oltre mezzo milione di euro) ma anche per la sede di Fondazione e la Casa dei Tre Oci alla Giudecca.

La garanzia di un definitivo accantonam­ento dello scenario della vendita dei Tre Oci ad un mecenate che ne faccia casa e bottega (d’arte) dovrebbe essere il ruolo di rilievo che si prefigura per la consiglier­a generale di Fondazione Emanuela Bassetti, grande elettrice di Bugliesi. Vedova di Cesare De

Michelis, presidente di Marsilio e di Civita Tre Venezie, la società che gestisce le esposizion­i alla Casa dei Tre Oci, il bookshop dell’M9 e ne ha curato la prima mostra temporanea dedicata ai grandi fotografi del Novecento. I rumors parlano di un ruolo di rilievo per Bassetti e anche per Alberto Ferlenga, rettore Iuav. Forse per la Fondazione M9, organo di indirizzo del museo diretto da Marco Biscione, il cui contratto scade a novembre 2021 e che in queste settimane ha lottato per riaprire il museo dal 4 luglio su prenotazio­ne con un piano di sanificazi­oni e sicurezza. Resterà in carica invece il Cda di Fondazione di Venezia, fino a scadenza naturale del mandato: Maria Leddi Maiola, Vincenzo Marinese, Carlo Nordio e Giorgio Piazza.

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Presidente Michele Bugliesi

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