Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Venezia, pari e rimpianti

A Trieste i lagunari giocano solo dopo l’ok dai tamponi effettuati nella mattinata Partita aperta col Pordenone: un legno, occasioni mal gestite e Aramu si fa parare un rigore

- Dimitri Canello

C’è anche Joe Tacopina, sugli spalti desolatame­nte vuoti del Nereo Rocco di Trieste, ad ammirare un Venezia che, nonostante una settimana da tregenda, blocca il Pordenone e sfiora ripetutame­nte il successo pieno.

Sul taccuino finiscono come minimo un rigore fallito da Aramu e una traversa scheggiata da Maleh, in una serata in cui Dionisi se la gioca alla pari con Tesser e mostra la strada giusta ai suoi. Ora venerdì sera il calendario propone lo scontro diretto con l’Ascoli al Penzo, per forza di cose decisivo e in cui non si potrà proprio sbagliare nulla. Di Gregorio para, Aramu si dispera, il Venezia non sfrutta mezz’ora di superiorit­à numerica e inchioda uno 0-0 di valore ma che avrebbe potuto essere qualcosa di ben diverso. In giornata, prima del match, c’è stata incertezza fino all’ultimo sulla disputa dello stesso, con la squadra costretta a una levataccia a Mestre per effettuare i tamponi pregara dall’Asl e partita per Trieste in tarda mattinata. Poco dopo le 18, arriva il comunicato decisivo: «Venezia Fc comunica che a seguito del risultato dei tamponi effettuati dalla squadra e staff questa mattina a Mestre, risultati nel pomeriggio tutti negativi, ha deciso di presentars­i allo stadio Nereo Rocco di Trieste per disputare la partita Pordenone-Venezia in programma alle ore 20,30».

Sul campo un risultato che non rende giustizia alle tante occasioni maturate sull’uno e sull’altro fronte nel corso dei novanta minuti. Il Pordenone va a fiammate e paga l’ingenuità di Pasa, espulso al 7’ della ripresa per doppia ammonizion­e e che di fatto condanna i suoi ad un finale in trincea. Si comincia dalle scelte dei due allenatori: Tesser scalza a sorpresa Burrai, non al meglio, dallo scettro di regista e lo sostituisc­e con Pasa, per il resto tutto confermato. Dionisi opera una sola correzione rispetto alle previsioni della vigilia: dentro Ceccaroni e fuori a sorpresa capitan Modolo. Partita viva e pimpante,

Traversa Oltre al penalty fallito da Aramu anche una traversa colpita da Maleh con un tiro da fuori area

con tante potenziali occasioni sul taccuino: all’11’ Gavazzi trova lo spazio per colpire, Lezzerini si salva di piede e respinge, poi due minuti più tardi è Pobega a costringer­e il portiere arancioner­overde al volo per togliere il pallone dall’incrocio. Ma c’è anche il Venezia, che al 17’ libera al tiro Maleh, che scheggia la traversa. Finale di tempo palpitante, con una punizione di Aramu che per poco non trova il tapin di Casale.

A inizio ripresa la svolta: al 10’ Pasa, che aveva già rischiato nel primo tempo, si fa espellere per doppia ammonizion­e e il Pordenone rimane in dieci. Tesser corre ai ripari, toglie Ciurria ed inserisce Burrai, ma la partita sembra prendere una piega ben definita quando Barison stende Aramu e per l’arbitro Marini è rigore. Sul dischetto ci va Aramu che, probabile complice il disturbo di una sostituzio­ne inspiegabi­lmente effettuata prima della battuta e non dopo, si fa parare il tiro da Di Gregorio. A quel punto Dionisi sgancia Zigoni e toglie Maleh, aggiungend­o peso offensivo alla squadra. In mezzo a tutto ciò anche un gol incredibil­e fallito da Capello. Assalto finale veneziano, con Vacca che trova ancora Di Gregorio insuperabi­le. L’amaro in bocca c’è, la salvezza resta possibile a patto di non colleziona­re altri sprechi.

 ?? ?? In campo Strizzolo contrastat­o da Casale nel match giocato ieri sera al Rocco di Trieste tra Venezia e Pordenone
In campo Strizzolo contrastat­o da Casale nel match giocato ieri sera al Rocco di Trieste tra Venezia e Pordenone

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