Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Rsa, commissione d’inchiesta al palo causa defezioni Baldin: «Irrispettoso per i morti»
Consiglio regionale infuocato, ieri, non tanto per i provvedimenti votati (per altro non irrilevanti) quanto per un sorprendente impasse sulla nascente Commissione d’inchiesta per le Case di riposo nel periodo più acuto della pandemia. Scadono oggi i termini secondo cui ciascun gruppo deve nominare i componenti della Commissione la cui presidenza è assegnata a un esponente dell’opposizione. All’appello, però, mancano ancora ben sei gruppi di maggioranza. A segnalare la questione, ieri, in aula, Piero Ruzzante (Leu) ma anche Erika Baldin (5s). Interpellato sul tema, il governatore Luca Zaia ha chiarito «Lega e la lista Zaia presidente hanno provveduto a nominare il loro membri, non c’è nessun ostruzionismo, del resto mi risulta che non sia stato designato neppure il presidente espressione della maggioranza». All’appello mancano FdI che ha annunciato di non voler nominare nessuno, Amo il Veneto, FI, Civica per il Veneto, Partito dei veneti e Veneti uniti. «Che fine ha fatto la Commissione d’inchiesta sulle Case di riposo - attacca Baldin - Perché nessuno ne parla più? È irrispettoso per i nostri duemila morti». Il presidente dell’assemblea regionale, Roberto Ciambetti, spiega che già oggi partiranno lettere di sollecito per gli inadempienti e, a chi ha aderito, l’eventuale possibilità di nominare altri membri. Fra i provvedimenti approvati ieri, spicca (con l’astensione del Pd per «l’alto impatto ambientale») il progetto di legge della giunta «Prime disposizioni in materia di grandi derivazioni ad uso idroelettrico» con l’obbligo per gli operatori delle grandi derivazioni idroelettriche, di dare annualmente gratis alla Regione 220 kilowattora di energia elettrica. ( m.za.)